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2: Pellegrini da incubo, ma gli azzurri non sono un fuoco di paglia

2024-10-11

Autore: Chiara

Il match tra Italia e Belgio, valido per la terza giornata della Nations League, si è concluso con un pirotecnico 2-2, con reti di Cambiaso (in apertura di partita), Retegui, De Cuyper e Trossard. Un momento cruciale della partita è stata l'espulsione di Lorenzo Pellegrini al 40', quando gli azzurri erano in vantaggio per 2-0. L'arbitro norvegese Espen Eskås ha dovuto intervenire grazie al VAR per prendervi provvedimenti.

Nonostante il pareggio, l'Italia si mantiene in testa al Gruppo 2 con 7 punti, seguita da una Francia a quota 6.

Queste sono le cinque verità emerse dalla sfida dell'Olimpico di Roma.

La nuova Italia non è un fuoco di paglia

In campo si respira un'aria nuova per la Nazionale, che sta mostrando un miglioramento evidente rispetto alle ultime prestazioni. Sebbene il pareggio sia stato doloroso, la squadra ha messo in mostra nuovi schemi di gioco e una certa freschezza atletica. Fino all'espulsione di Pellegrini, il Belgio era stato incapace di reagire, subendo il gioco incisivo degli azzurri, lontani parente della formazione che ha sofferto nelle passate competizioni. Con una solida base di giovani che si intersecano con la determinazione di giocatori più esperti, Spalletti sembra aver trovato una formula vincente. Se solo avessero potuto giocare tutta la partita in parità numerica, chissà quali altri risultati avrebbero potuto raggiungere.

Una formazione solida: Spalletti ha trovato una base

L'allenatore Luciano Spalletti, a differenza di quanto visto negli Europei, ha ora stabilito un undici titolare più definito, che gioca con schemi chiari e accessibili. Con i giocatori in campo ben disposti, il 3-5-2 ha dimostrato di valorizzare il potenziale di ognuno. Cambiaso, Calafiori e Di Lorenzo sono solo alcuni dei protagonisti che stanno dando forma a questa nuova Italia. La varietà e l'adattabilità di questi giocatori sono fondamentali per il progetto a lungo termine della Nazionale.

Dimarco: il fulcro della nuova Italia

Federico Dimarco è emerso come figura chiave in questa selezione, il suo dinamismo sulla corsia sinistra offre profondità e opzioni sia in fase offensiva che difensiva. La sua performance contro il Belgio ha testimoniato quanto possano contare le prestazioni individuali nel contesto di un gioco di squadra ben strutturato. Dimarco ha saputo esprimere il meglio di sé, contribuendo attivamente in tutte le fasi del gioco.

Lorenzo Pellegrini: un momento difficile

La squalifica di Pellegrini segna un altro momento difficile per lui, il quale, sebbene sia stato coinvolto nel primo gol, ha messo a rischio la squadra con un intervento imprudente che gli è costato l'espulsione. Le critiche si sono moltiplicate, in quanto il capitano della Roma sembra faticare a trovare la sua forma in un momento delicato della sua carriera, dovendo fronteggiare anche l'apatia di parte del tifo giallorosso.

Retegui: l’erede di Immobile?

Mateo Retegui ha segnato un'importante rete, il che lo colloca tra i giocatori da seguire con attenzione. Il suo ottavo gol stagionale, il primo con l’Italia, è la conferma che l’azzurro potrebbe aver trovato il suo futuro centravanti. Con la partenza di Ciro Immobile, Retegui ha l'occasione di dimostrare il suo valore, e con prestazioni come quella contro il Belgio, dimostra di essere pronto a raccogliere quanto lasciato dal capitano della Lazio. Ora, con la formazione calcistica in evoluzione e le speranze crescenti, i tifosi azzurri guardano al futuro con rinnovata fiducia.