Abbandonato in mezzo alla strada da un Flixbus: "È stato come subire un’aggressione invisibile"!
2025-01-07
Autore: Francesco
Giuseppe De Nicolo, un ragazzo di 19 anni originario di Terlizzi, Bari, ha recentemente vissuto un'esperienza scioccante mentre tornava a casa da un viaggio di lavoro in Trentino. La sua avventura è stata oggetto di un’ampia attenzione, dopo che ha condiviso la sua drammatica esperienza avvenuta la notte del 4 gennaio. Giuseppe ha inaspettatamente trovato la sua notorietà in ascesa, dopo essere stato abbandonato su una strada deserta fuori Bologna da un autobus Flixbus.
Mentre stava tornando a casa a bordo di un Flixbus notturno partito da Trento, l'intero viaggio è stato messo in discussione a causa di un incidente stradale che ha causato ritardi. Giuseppe ha cercato di salire su un autobus precedente per recuperare il tempo perso, ed inizialmente sembrava tutto risolto. Ma quando è giunto il momento di cambiare autobus a Bologna, le cose si sono trasformate in un incubo.
Cosa è successo davvero a Bologna?
Giuseppe ha spiegato che il suo biglietto era per un viaggio diretto, ma il servizio per cui era salito ha fatto uno scalo a Bologna, dove ha dovuto cambiare mezzo. Nonostante avesse correttamente prenotato, l'autista e il controllore hanno rifiutato di riconoscere il suo biglietto e lo hanno costretto a scendere in una zona isolata. Dopo un'accesa disputa, Giuseppe si è ritrovato abbandonato, senza alcun aiuto.
Un appello a chi deve viaggiare
Giuseppe si è chiesto cosa sarebbe accaduto se fosse stato un anziano o qualcuno in difficoltà. "Ci sono tante persone fragili che si trovano in situazioni di emergenza e non potrebbero affrontare tutto questo da soli!" ha dichiarato.
Dopo aver passato ore a cercare di contattare l'assistenza clienti di Flixbus, senza successo, e addirittura dopo aver contattato i carabinieri, Giuseppe ha dovuto prendere un taxi per raggiungere la stazione dei treni e proseguire il suo viaggio.
Flixbus ha risposto alle sue lamentele?
Dopo aver inviato un’email di reclamo ufficiale, Giuseppe ha trovato impossibile dialogare con un rappresentante dell'azienda. Ha anche deciso di presentare una querela, sperando che la sua esperienza possa servire da lezione ad altri passeggeri. "Ho dovuto spendere oltre 70 euro extra per tornare a casa – ha affermato con ironia amara – e mi fa male vedere che nessuno ha preso le mie difese durante l'incidente. Siamo diventati tutti indifferenti ai problemi degli altri?".
Il messaggio che vuole lanciare
Giuseppe non si arrende. Intende continuare a raccogliere testimonianze da parte di altri passeggeri che si sono sentiti maltrattati dai servizi offerti da Flixbus. “Credo che oltre a lamentarci, dobbiamo sostenerci l'un l'altro, perché siamo tutti sulla stessa barca!” ha concluso, desideroso di avviare un movimento a favore dei diritti dei passeggeri.
Questa incredibile storia è un esempio di come la prepotenza e l'indifferenza possano colpire chiunque, e sottolinea l'importanza della solidarietà tra viaggiatori in situazioni difficili.