Accordo su ostaggi: la pace in arrivo? Rivelazioni scioccanti e droni russi neutralizzati!
2025-01-12
Autore: Marco
Per la prima volta in molti mesi, ci sono segnali di ottimismo su un possibile accordo tra Israele e Hamas riguardante gli ostaggi. Secondo il quotidiano israeliano 'Haaretz', l'imminente ascesa di Donald Trump alla Casa Bianca, prevista per il 20 gennaio, sembra accelerare i colloqui. Le trattative in corso a Doha stanno portando a progressi significativi, grazie anche alla pressione esercitata da Trump sull'asse negoziale. Le sue richieste per risolvere la questione prima del suo insediamento sembrano spingere entrambe le parti a trovare un compromesso. Gli accordi previsti includerebbero il rilascio in due fasi degli ostaggi, con le prime liberazioni riservate a donne e uomini anziani o malati. Questa fase inizierà con un cessate il fuoco, accompagnato dal ritiro di truppe israeliane da alcune aree della Striscia di Gaza.
Un alto ufficiale della Difesa ha rivelato che le operazioni militari in atto sono state concepite come temporanee, pronte a essere smontate rapidamente se necessario. Nel corso della prima fase, i negoziati per il rilascio della seconda serie di ostaggi, composta da soldati e giovani, continueranno. Particolare attenzione verrà rivolta anche al recupero dei corpi degli ostaggi. Attualmente, si stima che 98 ostaggi siano trattenuti a Gaza, tra cui cittadini israeliani e stranieri; si calcola che circa la metà di essi sia ancora viva.
Oltre agli sviluppi riguardanti gli ostaggi, il conflitto in corso ha visto l'abbattimento di 60 droni russi UAV da parte delle forze ucraine, che stanno affrontando una crescente minaccia nei cieli. Questo evidenzia l'intensificarsi delle tensioni geopolitiche e il bisogno urgente di stabilire un clima di pace.
In un altro sviluppo chiave, la scorsa settimana, il rappresentante di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, ha partecipato ai colloqui a Doha, e sorprendentemente, ha anche incontrato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. La decisione di Netanyahu di inviare una delegazione di alto livello a Doha, comprensiva di funzionari dei servizi segreti israeliani, suggerisce che l'accordo potrebbe essere più vicino di quanto si pensasse. Le concessioni fatte da Netanyahu ai negoziatori mostrano un possibile cambiamento di strategia rispetto al passato, quando le trattative erano spesso ostacolate dalle restrizioni imposte dal governo israeliano.
La comunità internazionale osserva con attenzione questi sviluppi, nella speranza che si possa finalmente giungere a una risoluzione duratura del conflitto.