Oggi piangiamo la scomparsa di Papa Francesco, il cui cuore ha smesso di battere alle 7:35 di stamattina. L’annuncio è stato dato dal cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta. Il mondo si ferma per commemorare un leader che ha saputo toccare il cuore di milioni.

Secondo fonti ufficiali, la causa della morte potrebbe essere attribuita a un’emorragia cerebrale. Sebbene la sua salute fosse stata compromessa da patologie respiratorie in passato, il decesso è avvenuto in modo improvviso e inaspettato.

Un rosario è programmato per questa sera alle 19:30 in Piazza San Pietro, guidato dal cardinale Mauro Gambetti. La comunità cristiana è in lutto e si unisce nel ricordo di un Papa che è stato un faro di speranza e cambiamento.

Nato a Buenos Aires nel 1936, Francesco è diventato Papa nel 2013. Ha affrontato la Chiesa con uno spirito nuovo, aprendo le sue porte a tutti e incoraggiando un dialogo aperto su tematiche spesso considerate tabù, come i divorziati e gli omosessuali.

La sua morte ha colto di sorpresa i fedeli, alcuni dei quali solo ieri erano accorsi in Piazza San Pietro per il suo ultimo saluto. Il presidente della CEI, Zuppi, ha espresso: "Un momento doloroso per tutta la Chiesa. Affidiamo il nostro amato Papa alla misericordia del Signore".

Cosa accadrà ora? La salma di Papa Francesco verrà traslata nella Basilica Vaticana mercoledì mattina, dove i fedeli potranno rendere omaggio. Domani, martedì, si terrà la prima Congregazione dei Cardinali, fondamentale per la successione.

L’eco del dolore si fa sentire in tutto il mondo, come nella parrocchia di Gaza, dove il parroco ha sottolineato l'impatto positivo di Francesco: "Ha tanto amato la nostra chiesa e ha lavorato per la giustizia e la pace".

Negli ultimi dodici anni, il suo pontificato ha segnato un periodo di rinnovamento nella Chiesa. Con la sua scelta del nome Francesco, ha voluto essere un simbolo di umiltà e servizio ai più poveri, seguendo le orme del santo d’Assisi.

Francesco verrà ricordato non solo come un Papa ma come un rivoluzionario, capace di far entrare la Chiesa nel XXI secolo.