
Addio Gas Russo: L'UE Scatena il Piano di Rescissione dei Contratti!
2025-04-15
Autore: Matteo
L’Europa a un bivio energetico
Con l’inizio della guerra in Ucraina, l'Unione Europea si è trovata a dover affrontare la, sempre più urgente, crisi energetica legata all'importazione massiccia di gas russo. Anche se le importazioni stanno diminuendo, i contratti a lungo termine con Mosca vincolano ancora le aziende europee. Ora, Bruxelles sta esaminando opzioni legali per permettere la rescissione di questi contratti senza incorrere in pesanti penali.
Il Piano Shock dell’UE
Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Commissione europea intende dichiarare la "forza maggiore" come strategia per consentire alle aziende di recedere dai contratti di gas russo. Questo passo è fondamentale: liberarsi da costi aggiuntivi a Mosca significherebbe un grande passo verso la totale autonomia energetica.
Numeri da brivido: la dipendenza dal gas russo
Attualmente, il gas russo rappresenta ancora l'11% delle forniture europee via gasdotto, un drastico calo rispetto ai due quinti nei primi mesi del conflitto. Negli ultimi anni, però, il gas naturale liquefatto (GNL) russo ha continuato a crescere, rendendo la situazione ancora più complessa.
Verso un nuovo accordo energetico con gli USA?
La Commissione europea sta puntando a stabilire un nuovo accordo energetico con gli Stati Uniti, soprattutto dopo la guerra commerciale e i dazi imposti dall'ex presidente Trump. Gli USA sono già il principale fornitore di gas naturale liquefatto per l'Europa, il che rende cruciale questa alleanza.
Uno sguardo allo scenario attuale
Negli ultimi dodici mesi, l'Europa ha erogato più di 21 miliardi di euro alla Russia per petrolio e gas. Mentre il carbone è soggetto a divieto d'importazione, il gas non lo è. Tuttavia, l'UE ha vietato il 90% delle importazioni di petrolio russo, rendendo la questione ancora più intricata.
Le tensioni con Ungheria e Slovacchia
Un altro punto critico è rappresentato da Ungheria e Slovacchia; l'aumento delle importazioni di GNL russo è stato del 60% negli ultimi tre anni, e il governo filo-russo di Orban ha già espresso la propria contrarietà a nuove sanzioni. Senza l'approvazione unanime di tutti e 27 i paesi membri, qualsiasi piano dell'UE potrebbe trovarsi bloccato.
Conclusioni: Un futuro senza gas russo?
La volontà di liberarsi dalle forniture russe segna un cambio epocale per l'Europa. Le strategie in atto potrebbero finalmente segnare l’inizio di una nuova era energetica, ma le sfide rimangono enormi.