Secondo l'ultima analisi di Agenas, cinque Aziende sanitarie locali (Asl) in Italia hanno raggiunto livelli di performance straordinari nel 2023. Tra queste, spiccano l'Azienda Ulss n.8 Berica di Vicenza, l'Ats di Bergamo, l'Azienda Ulss n.6 Euganea di Padova, l'Azienda Ulss n.1 Dolomiti e l'Azienda Usl di Bologna. Questi dati sono stati presentati durante il Forum Risk Management tenutosi ad Arezzo.

Dall'altra parte della scala, troviamo le Asl con le performance più deludenti, tra cui Asl Napoli 1 Centro, Asp di Crotone, Asl di Matera, Asp di Enna e Asp di Vibo Valentia. Queste realtà evidenziano un divario preoccupante nella qualità delle cure, specialmente al Sud.

L'analisi ha coinvolto tutte le 110 Aziende sanitarie territoriali italiane, valutando un totale di 34 indicatori suddivisi in 6 aree di performance: prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera, sostenibilità economico-patrimoniale e outcome. Confrontando i risultati, Agenas ha identificato 27 aziende con una valutazione complessiva buona, 53 con valutazione intermedia e 30 aziende che necessitano di miglioramenti significativi.

Questo report mette in luce non solo l'inefficienza di alcune strutture, ma anche l’urgenza di una riforma che possa portare a una sanità più omogenea e accessibile in tutto il paese. La gestione delle risorse è cruciale e la differenza tra Nord e Sud rappresenta un tema centrale nel dibattito sulle politiche sanitarie italiane. Perché non possiamo permettere che le disparità crescano ulteriormente? La salute è un diritto di tutti!