Catastrofe Sanitaria: Catanzaro in Crisi

Il grido d’allerta lanciato dall’Aned – Associazione Nazionale Emodializzati, Dialisi e Trapianto – sulla nuova organizzazione della Dulbecco è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. Pasquale Scarmozzino, responsabile regionale dell’associazione, mette in evidenza il progressivo deterioramento della sanità pubblica, e in particolare un grave depotenziamento dei servizi sanitari a Catanzaro.

Un'Opportunità Sprecata

Gregorio Buccolieri, consigliere comunale, sottolinea con rassegnazione l’entusiasmo iniziale per la fusione tra il 'Pugliese-Ciaccio' e il 'Mater Domini'. Presentata come un'occasione storica per creare un polo sanitario d’eccellenza nel Sud, la realtà è ben diversa: riduzione dei posti letto in nefrologia, dialisi operativa oltre i limiti, personale insufficiente e trapianti quasi azzerati. Una situazione insostenibile che contraddice tutte le promesse fatte.

Catanzaro Merita di Più

Buccolieri esprime il proprio disappunto per il trattamento riservato a Catanzaro, capoluogo di Regione. 'È inaccettabile che la nostra città venga penalizzata anche sul fronte sanitario proprio ora che dovrebbe rappresentare un faro per tutta la Calabria,' dichiara.

Le Domande Rimangono Senza Risposta

Le interrogative poste dall’Aned al presidente commissario Occhiuto non sono altro che riflesso delle inquietudini dei cittadini, delle famiglie e dei malati: "Perché si riducono i posti letto mentre il numero dei pazienti aumenta? Perché non si investe in prevenzione e trapianti? Perché vengono ignorati gli impegni già presi a livello istituzionale, come la rete nefrodialitica prevista nel 2023?"

Un Chiarimento Urgente Necessario

È cruciale che le autorità rispondano a queste domande e prendano misure concrete per affrontare la crisi sanitaria in atto. La salute dei cittadini non può essere un tema di secondaria importanza, soprattutto in un periodo di crescente necessità di assistenza medica.