Allerta Alzheimer: I casi di demenza triplicheranno in 25 anni! Scopri perché il rischio aumenta nella mezza età
2025-01-15
Autore: Maria
Negli ultimi anni, una serie di studi allarmanti ha rivelato che il numero di persone affette da demenza, e in particolare dal morbo di Alzheimer, aumenterà drasticamente nei prossimi decenni. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il numero di persone che vivono con questa condizione potrebbe passare da attuali 50 milioni a ben 152 milioni entro il 2050! Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS, ha dichiarato: “Ogni anno circa 10 milioni di persone sviluppano demenza, 6 milioni delle quali nei Paesi a basso e medio reddito.”
In Italia, le proiezioni sono altrettanto preoccupanti: attualmente ci sono circa 1,48 milioni di casi di demenza, tra cui 500.000 affetti da Alzheimer. Si prevede che questo numero salirà a 2,3 milioni in 25 anni, secondo il Rapporto mondiale Alzheimer 2024.
Un nuovo studio ha messo in evidenza l’emergente dilemma anche negli Stati Uniti, dove il numero di casi di demenza è destinato a raddoppiare entro il 2060, passando da 500.000 a 1 milione. Questo studio ha messo in evidenza un dato sorprendente: il rischio di sviluppare demenza cresce drasticamente dopo i 55 anni, con una percentuale del 42%. Dopo i 75 anni, la situazione peggiora ulteriormente, con un rischio del 50%. La ricerca è stata condotta da un team dell'Optimal Aging Institute della New York University e pubblicata su Nature Medicine.
I ricercatori, guidati dal professor Josef Coresh, hanno analizzato oltre 15.000 adulti dal 1987 al 2020, scoprendo che le donne presentano un rischio maggiore di demenza (48%) rispetto agli uomini (35%). Anche l’etnia gioca un ruolo significativo: il rischio è più alto per gli adulti neri (44%) rispetto agli adulti bianchi (41%). Inoltre, i portatori di due copie del gene APOE4, legato all'Alzheimer, hanno un aumento del rischio pari al 59%. Il professor Coresh ha avvertito che “i risultati previsionali indicano un aumento drammatico del peso della demenza negli Stati Uniti nei prossimi decenni, con un americano su due che potrebbe affrontare difficoltà cognitive dopo i 55 anni.”
Perché questo aumento esponenziale? L'OMS punta l'indice sull'invecchiamento della popolazione come uno dei fattori principali. Nonostante l'età sia un importante fattore di rischio, gli esperti avvertono che altri elementi contribuiscono a questa preoccupante tendenza. Le popolazioni con condizioni socio-economiche svantaggiate soffrono un rischio significativamente maggiore. Anche la mancanza di stimolazione mentale, la lettura, e l'isolamento sociale possono aggravare la situazione, così come la perdita dell'udito e malattie come l'ipertensione.
Migliorare l'accesso ai servizi sanitari e agli apparecchi acustici, oltre a incoraggiare la partecipazione a attività sociali, può rivelarsi fondamentale per contrastare l'aumento dei casi di demenza. Un’intervista recente con la professoressa Federica Agosta, docente di Neurologia all'Università Vita-Salute San Raffaele, ha rivelato che circa il 35% del rischio di ammalarsi di Alzheimer può essere attribuito a fattori modificabili, come un'alimentazione scorretta e uno stile di vita sedentario.
Se non vogliamo vedere i numeri dell'Alzheimer crescere a ritmi allarmanti, è fondamentale agire ora! Rivolgiamoci a stili di vita più sani e attivi, per cercare di mantenere la nostra mente lucida e il nostro corpo in salute.