Scienza

Allerta da esperti oceanici: le conseguenze del deorbitare la ISS potrebbero essere devastanti

2024-10-11

Autore: Chiara

Le preoccupazioni stanno crescendo tra gli esperti ambientali e gli scienziati marini riguardo al progetto della NASA di far precipitire la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell'oceano Pacifico. Questo ambizioso piano prevede di smaltire in sicurezza oltre 400 tonnellate di equipaggiamento spaziale entro il 2031, ma le implicazioni ecologiche di tale operazione potrebbero risultare preoccupanti.

Per gestire questa sfida, la NASA ha scelto SpaceX per progettare il United States Deorbit Vehicle (USDV). Questo veicolo innovativo, costruito sulla base di una versione modificata della navetta Dragon, sarà fondamentale per ridurre l'orbita della stazione spaziale e guidarla verso una discesa controllata nell'atmosfera.

Il sito previsto per l'impatto è il noto "Point Nemo", un'area deserta dell'oceano che serve attualmente da cimitero per veicoli spaziali dismessi. Benché questa zona sia considerata remota, la comunità scientifica lancia un appello alle autorità per rivalutare il piano proposto.

Edmund Maser, biologo molecolare dell'Università di Kiel, ha espresso serie preoccupazioni, paragonando il piano della NASA allo smaltimento delle munizioni della Seconda Guerra Mondiale negli oceani, una mossa che ha avuto conseguenze disastrose per l'ambiente marino. Inoltre, Ewan Wright, dottorando all'Università della British Columbia, ha avvertito che, sebbene l'opzione di far precipitare l'ISS nell'oceano possa sembrare la meno peggiore, ci sono valutazioni incomplete sui materiali contenuti nella stazione e le possibili ricadute onto l'ecosistema marino.

George Leonard, scienziato capo dell'Ocean Conservancy, ha descritto il piano della NASA come una soluzione miope, paragonando il degrado della stazione spaziale allo smaltimento della plastica usa e getta nell'oceano. Secondo Leonard, questa strategia mette in evidenza una significativa mancanza di pianificazione per la fine della vita utile dei prodotti umani, suggerendo che la società deve meglio riflettere su come gestire i rifiuti spaziali.

In risposta alle crescenti preoccupazioni, l'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti sta considerando regolamentazioni specifiche per lo smaltimento della ISS, ma finora non ha rilasciato informazioni dettagliate. Mentre la NASA continua a sviluppare i suoi piani, il dibattito rimane aperto, ponendo in evidenza la sfida urgente di coniugare l'avanzamento tecnologico con la salvaguardia dell'ambiente.