Scienza

Allerta degli astronomi: i satelliti cinesi Qianfan brillano troppo intensamente!

2024-10-08

Autore: Matteo

Un nuovo studio pubblicato su arXiv ha lanciato un campanello d'allarme nella comunità astronomica mondiale riguardo alla luminosità dei satelliti della costellazione cinese Qianfan, conosciuta anche come "Mille Vele". Questi satelliti, parte di un ambizioso progetto che potrebbe raggiungere oltre 14.000 unità, si sono rivelati significativamente più luminosi rispetto ai loro equivalenti occidentali, rappresentando una nuova sfida per l'osservazione astronomica.

Secondo l'analisi condotta da un gruppo di astronomi, i 18 satelliti Qianfan lanciati nell'agosto scorso raggiungono una magnitudine compresa tra 8 e 4, rendendoli visibili ad occhio nudo in condizioni di cielo scuro. Questa luminosità supera di gran lunga la soglia raccomandata di magnitudine 7, stabilita dagli astronomi professionisti per minimizzare le interferenze con gli osservatori terrestri. Gli esperti avvertono: "I satelliti Qianfan sono più luminosi della magnitudine 6, eccezione fatta per quando sono osservati a basse elevazioni nel cielo. Ciò avrà un impatto negativo sulle attività astronomiche, sia professionali sia amatoriali, a meno che gli operatori non prendano misure per attenuare la loro luminosità."

L'analisi ha inoltre svelato che la variazione di luminosità dei satelliti è correlata a un design che include una grande antenna piana rivolta verso la Terra e un array solare puntato nella direzione opposta. Questo approccio non prevede misure di attenuazione della riflessione della luce verso la Terra, contrariamente a quanto realizzato da SpaceX per i suoi satelliti Starlink, che hanno implementato vernici speciali e design ottimizzati per ridurre al minimo l'impatto visivo.

Gli autori dello studio, alcuni dei quali afferenti al Centro per la Protezione dei Cieli Oscuri (CPS) dell'Unione Astronomica Internazionale, sperano che i risultati possano sollecitare modifiche al design dei futuri satelliti Qianfan. Tuttavia, resta incerto se e come Shanghai Spacecom Satellite Technology, l'azienda responsabile dello sviluppo dei satelliti, reagirà a queste preoccupazioni. Fintanto che i dialoghi tra il CPS e le autorità cinesi rimangono limitati, i rischi per l'osservazione astronomica continuano ad aumentare.

Questa situazione si inserisce in un contesto più ampio di sfide che l'astronomia sta affrontando a causa della proliferazione di costellazioni satellitari. Di recente, i satelliti BlueBird di AST SpaceMobile, dotati di grandi antenne, hanno suscitato preoccupazioni simili sul loro impatto sulla visione astronomica. In aggiunta, astronomi radio hanno riportato interferenze a basse frequenze dai satelliti Starlink, confermando che il problema non è circoscritto all'astronomia ottica.

Le problematiche legate alla "troppa luminosità" non si limitano ai satelliti cinesi Qianfan; anche i satelliti Starlink di seconda generazione (V2) di Elon Musk hanno dimostrato un aumento delle interferenze, risultando 32 volte più luminose rispetto alla prima generazione. Le ricerche mostrano che la radiazione elettromagnetica non intenzionale dai satelliti V2 è circa 10 milioni di volte più brillante rispetto alle fonti di luce più deboli rilevabili dai radiotelescopi. Questo ammonisce sull'urgenza di un intervento e di regolamentazioni più severe nella progettazione dei satelliti per garantire il futuro dell'astronomia e la preservazione del nostro cielo notturno.