L'escalation di violenza nella Striscia di Gaza, in particolare nel nord, sta causando una crisi umanitaria senza precedenti. Secondo il World Food Programme (Wfp), l'agenzia dell'Onu responsabile della sicurezza alimentare, non è stato ricevuto alcun aiuto alimentare nella regione dal 1° ottobre. Questo segna un grave deterioramento della situazione, poiché le scorte alimentari disponibili si stanno esaurendo rapidamente.

In un recente post sul suo profilo X, il Wfp ha avvertito che non è chiaro quanto tempo dureranno le scorte rimanenti, che sono già state distribuite a rifugi e strutture sanitarie. La mancanza di aiuti umanitari è particolarmente allarmante in un momento in cui migliaia di persone sono sfollate e vivono in condizioni precarie.

Il conflitto ha portato a una crescente instabilità nella regione, rendendo impossibili anche i corridoi umanitari. Gli esperti avvertono che, se non verranno forniti aiuti immediati, il numero di persone che soffrono di malnutrizione e insicurezza alimentare aumenterà drammaticamente.

In questo contesto, è fondamentale non solo affinché la comunità internazionale intervenga con urgenza, ma anche affinché vengano riaperte le vie per la distribuzione degli aiuti. Le parole del Wfp risuonano come un campanello d'allarme: la situazione è critica e il tempo stringe.