Negli ultimi mesi, i paesi scandinavi si stanno preparando a un possibile attacco delle forze russe, incoraggiando i cittadini a prendere misure di sicurezza. Con una lunga storia di tensioni con Mosca, Finlandia, Svezia, Danimarca e Norvegia hanno adottato diverse strategie per garantire la sicurezza della popolazione.

La Finlandia ha messo in atto un piano che prevede l'utilizzo della sua vasta rete di tunnel sotterranei. Questi tunnel, che si estendono per circa 300 km e ospitano già le linee della metropolitana di Helsinki, possono diventare sfuggenti rifugi in caso di necessità. Attualmente, nella capitale sono disponibili circa 5.000 rifugi, mentre in tutto il paese se ne trovano altri 50.000. La strategia prevede di garantire un riparo sicuro a 4,8 milioni di finlandesi entro 72 ore da un eventuale attacco.

In Svezia, la preparazione è ancora più concreta: il governo ha distribuito 5 milioni di copie di un manuale intitolato "In caso di crisi guerra", un documento rispolverato dalle edizioni risalenti alla Seconda guerra mondiale e aggiornato negli anni '60 e nel 2017. Questa nuova versione, raddoppiata nel numero di pagine, fornisce indicazioni su come accumulare scorte di cibo, tra cui patate, cavolo, carote e prodotti in scatola come salsa bolognese. Le autorità invitano i cittadini a essere pronti a resistere per almeno 72 ore, dando il tempo allo stato di reagire.

La Norvegia ha seguito l'esempio svedese, informando i cittadini riguardo alle scorte alimentari, tra cui fagioli in scatola, barrette energetiche e prodotti per la sopravvivenza. Inoltre, hanno incluso le pastiglie di iodio, da utilizzare in caso di incidenti nucleari. Queste misure esprimono la crescente preoccupazione per la sicurezza nazionale.

Anche la Danimarca ha avviato un'iniziativa simile, avvisando i cittadini tramite e-mail sulla quantità di coperte, cibo, acqua e medicinali da tenere pronte in casa per affrontare un qualsiasi tipo di emergenza.

Questi eventi testimoniano il clima di apprensione crescente in Scandinavia, dove i timori legati alla sicurezza si fanno sempre più palpabili. La preparazione dei cittadini non è mai stata così vitale: chi può pensare di essere impreparato di fronte a una potenziale invasione? Le autorità invitano tutti a prendere sul serio questi avvisi e a restare informati.