Salute

Allerta Salute Mentale: Oltre 16 Milioni di Italiani Colpiti da Disturbi

2024-10-07

Autore: Chiara

I problemi di salute mentale stanno assumendo proporzioni allarmanti in Italia, con più di 16 milioni di persone che segnalano un disagio di livello medio-grave. Questa cifra rappresenta un aumento del 6% rispetto all'anno precedente, con ansia e depressione al primo posto, affliggendo in particolare donne e giovani. Sono queste le conclusioni di un'analisi condotta dall'Università Telematica Cusano, in vista della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre.

La ricerca ha messo in evidenza che le forme di ansia e depressione sono cresciute rispettivamente del 26% e 28% già influenzate dall'impatto della pandemia da Covid-19. Alcuni dei sintomi più comuni delle difficoltà psicologiche includono sbalzi d'umore (60%), insonnia (59%), e sintomi depressivi (58,9%), mentre il 38% della popolazione riferisce crisi di panico. Nel corso del 2023, il 19,8% degli italiani ha utilizzato psicofarmaci psicoattivi, con una prevalenza significativa di donne sopra i 65 anni (21,7% rispetto al 17,8% degli uomini).

Il mondo del lavoro emerge come la principale fonte di stress, con il 76% dei lavoratori che ha riferito di aver sperimentato almeno una volta sintomi come stanchezza, disturbi del sonno, stress e disinteresse. La situazione è particolarmente critica tra i giovani: si stima che oltre 700.000 di essi in Italia e 11,2 milioni in Europa siano colpiti, con tragici rapporti che indicano 931 casi di suicidio tra questa fascia d'età. A livello globale, il 39% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni presenta forme gravi di ansia, stress o depressione.

Nonostante questa crisi, oltre il 44% di chi manifesta stress grave o molto grave tenta di autogestire la situazione, mentre solo il 33% si rivolge a un professionista. La mancanza di accesso alle cure appropriate è preoccupante, con solo un terzo delle persone affette che riceve un trattamento adeguato. Tra i 130.000 psicologi registrati, solo il 5% lavora in strutture del servizio sanitario pubblico. Degli oltre 400.000 bonus psicologo richiesti, solo 16.000 sono stati accolti.

Secondo Unicusano, "il bonus psicologo può fungere da punto di partenza, ma non è la soluzione definitiva. Il supporto psicologico deve partire da fondamenta solide, prevedendo una collaborazione tra psicologo di base, psicologo scolastico e misure di sostegno economico." È evidente che l'Italia ha bisogno di una maggiore attenzione e investimenti nella salute mentale per affrontare questa crisi crescente.