Nazionale

Alta tensione a Susa: sgomberati i presidi No Tav in vista degli espropri

2024-10-07

Autore: Matteo

La situazione a Susa si fa sempre più tesa. Il governo ha deciso di adottare una linea dura, simile a quanto accaduto nelle storiche mobilitazioni contro il progetto ferroviario nel 2005 a Venaus e nel 2021 a San Didero.

Nella notte, le forze dell'ordine hanno sgomberato i terreni di San Giuliano, già occupati da attivisti No Tav, prima dell'inizio degli espropri previsto per mercoledì 8 ottobre. Gli attivisti, che da sabato avevano preso posizione in una struttura composta da container e tende, avevano creato un presidio permanente sul terreno lungo la Statale 25, terreno che fu acquistato collettivamente nel 2012 da più di mille oppositori del progetto.

La Statale 25 è attualmente bloccata dalle forze dell'ordine nel tratto che si trova all'uscita di Susa, con deviazioni verso la statale 24. Questo sgombero anticipato sta preparando il terreno per i cantieri che dovrebbero aprire nella piana di Susa a metà 2025, e mercoledì ci saranno le operazioni burocratiche per l'acquisizione delle aree.

Il movimento No Tav si era organizzato per resistere, informando i residenti su ciò che li attende nei prossimi sei anni di scavi, con eventi e volantinaggi a Bussoleno e Susa.

Fino a questo punto, le manifestazioni erano rimaste pacifiche, ma la tensione era palpabile. Gli attivisti avevano previsto la possibilità di uno sgombero e avevano convocato altri 200 militanti per rafforzare la loro presenza.

Nella notte, intorno alle 2:30, le forze dell'ordine hanno effettuato l'intervento e, in poche ore, hanno rimosso le piccole barriere erette per difendere il presidio, utilizzando anche lacrimogeni. In risposta, gli attivisti hanno lanciato alcune pietre. Durante gli scontri, è scoppiato un piccolo incendio che ha danneggiato una delle tende.

La situazione rimane incerta e l'aria è carica di attesa per i prossimi sviluppi, mentre il governo continua a perseguire il progetto della nuova linea ferroviaria che attraverserà la Valsusa, un'opera che divide profondamente opinioni e animi nella comunità.