Salute

Animali come farmaci: i 4 miliardi di risparmi per la sanità degli anziani

2024-12-14

Autore: Giovanni

Gli amici a quattro zampe non sono solo compagni per gli anziani, ma anche una vera e propria risorsa per il Sistema Sanitario Nazionale. Grazie alla loro compagnia, è possibile ottenere un risparmio di circa 4 miliardi di euro all'anno e una significativa riduzione del 15% delle visite mediche. Questi dati emergono dal 69° Congresso della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), attualmente in corso a Firenze, che si concentra sugli effetti benefici della relazione con gli animali domestici per la salute e il benessere degli over 65.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l'introduzione di interventi assistiti con animali migliora le condizioni di salute degli anziani, aiutando a combattere la demenza, l'ansia e la depressione. La compagnia di un animale stimola anche l’attività motoria, contribuendo a modifiche fisiologiche positive come l'abbassamento della pressione sanguigna e un rallentamento del ritmo cardiaco e respiratorio. Questo porta a effetti protettivi contro infarti e ictus. In aggiunta, un'analisi pubblicata sulla rivista Circulation ha rivelato che i possessori di cani hanno una riduzione del 33% del rischio di morte per coloro che hanno subito un infarto e vivono soli.

La nuova tendenza della pet-therapy sta guadagnando terreno in Italia, grazie anche alla nascita di VETeris, un'associazione che promuove la collaborazione tra geriatri e veterinari. L'obiettivo è chiarire come integrare gli animali negli interventi rivolti agli anziani. Secondo Andrea Ungar, presidente di Sigg e VETeris, prendersi cura di un animale non solo migliora il benessere psicofisico, ma produce modifiche misurabili nei parametri di salute, come la riduzione del colesterolo e dei trigliceridi, riducendo di conseguenza il rischio di malattie cardiovascolari.

Inoltre, la capacità degli animali di comunicare attraverso segnali non verbali si rivela fondamentale per quelli con difficoltà cognitive. Anche il semplice atto di accarezzare un animale aiuta a stimolare i meccanismi cerebrali dell'attenzione e il coordinamento psicomotorio. Questo è evidenziato da uno studio realizzato da VETeris e l'associazione Humanimal, dove gli interventi assistiti con cani hanno portato a una riduzione dell'83,3% dei disturbi psico-comportamentali in anziani con demenza lieve.

Durante le festività, come il Natale, i rischi di solitudine e depressione aumentano significativamente. La geriatra Chiara Mussi sottolinea come il contatto con un animale possa rappresentare un antidoto contro questa solitudine. Infatti, lo scorso anno il Senato ha approvato un emendamento proposto da Sigg e VETeris che promuove la custodia degli animali domestici per contrastare la solitudine e garantire una migliore qualità di vita per gli anziani. L'importanza del legame con gli animali non si limita solo all'affezione: è una vera e propria strategia di salute pubblica.