Salute

Anziani in Italia: oltre 4 milioni non autosufficienti e solo il 7,6% trova un posto nelle Rsa

2025-04-04

Autore: Alessandra

L'Italia sta affrontando una crisi silenziosa legata all'invecchiamento della sua popolazione, con oltre 4 milioni di anziani non autosufficienti nel 2023, un aumento del 1,7% rispetto al 2021, secondo i dati dell'Istat. Questo problema è amplificato dalla crescita delle aspettative di vita e dal calo delle nascite, che portano a una crescente domanda di assistenza per gli over 65. Purtroppo, le residenze per anziani riescono a rispondere soltanto al 7,6% di questa necessità.

L'assistenza domiciliare integrata (Adi) si conferma il servizio più diffuso, ma copre solo il 30,6% degli anziani che necessitano di supporto. Inoltre, i centri diurni offrono una copertura davvero esigua, pari allo 0,6%. La mancanza di risorse per i servizi dedicati agli anziani porta molte famiglie a rivolgersi a badanti, che secondo stime recenti, nel 2023 ammontano a oltre 1.034.000 individui, sia regolari che irregolari.

Un rapporto elaborato da Cergas Sda Bocconi insieme a Essity mette in evidenza un quadro “complesso e non privo di criticità” riguardante l'assistenza agli anziani in Italia. Il report sottolinea l'importanza di creare sinergie tra le strutture per anziani e i servizi sanitari, sia ospedalieri che territoriali, per migliorare l'efficacia dell'assistenza e l'efficienza del sistema di welfare. Purtroppo, questa integrazione è ancora carente, creando un sistema disconnesso che non riesce a soddisfare le necessità degli anziani e delle loro famiglie.

Un altro aspetto critico emerso dal report riguarda la valutazione del bisogno dell'anziano per l'accesso alle Rsa, che coinvolge diversi attori come i medici di famiglia e i servizi sociali, ma la cui valutazione è spesso frammentata e non considerante delle specifiche necessità di assistenza. Questo porta a una carenza di servizi adeguati e a una gestione inefficace delle risorse.

Inoltre, le residenze per anziani sono in molti casi lasciate autonome nella definizione dell'erogazione dei servizi, il che genera inefficienze e sovrapposizioni, specialmente nel caso di emergenze sanitarie.

In sintesi, il rapporto evidenzia la necessità di un rinnovamento nella gestione dell’assistenza agli anziani, dove la collaborazione tra le varie strutture e servizi è essenziale per far fronte a questa emergenza sociale. Riuscire a migliorare questa situazione non è solo una questione di necessità economica, ma una vera e propria sfida etica per il nostro Paese.