Scienza

Arresti Mysteriosi: Gli Scienziati Russi Dietro i Missili Ipersonici e Le Sombre Ombre del Potere

2024-10-03

Perché Vladimir Putin sta smantellando la rete di scienziati che hanno sviluppato i temuti missili ipersonici? Negli ultimi sei anni, un numero impressionante di luminari russi della fisica aerospaziale è stato arrestato, con almeno una dozzina di casi documentati. In uno di questi, un noto scienziato è stato condannato a ben 15 anni di carcere per aver presumibilmente rivelato segreti militari a potenze straniere.

Questi scienziati, chiavi nello sviluppo dei missili ipersonici, come il 3M22 Zircon, sono stati definiti «gioielli» dell'arsenale militare russo, in grado di viaggiare a velocità fino a nove volte quella del suono. Recentemente, un'inchiesta del Wall Street Journal ha messo in luce la catena d'arresti, rilevando che, dopo ogni arresto, potrebbero esserci gravi implicazioni per la scienza e la tecnologia russa.

I missili ipersonici rappresentano una delle poche aree in cui Putin può rivendicare una leadership globale. Questi armamenti letali sono già stati dispiegati nel conflitto contro l'Ucraina. Anche se la Cina ha sviluppato i propri missili ipersonici e l'Iran ha dichiarato di possederli, l'Occidente, in particolare gli Stati Uniti e la NATO, sono rimasti indietro sia nello sviluppo che nella protezione contro queste tecnologie avanzate.

La paura di Putin potrebbe derivare dal timore di perdere un vantaggio strategico a causa di operazioni di spionaggio. Alcuni esperti ritengono che il regime stia attuando una sorta di repressione «preventiva» per impedire chi detiene segreti militari di rivelarli. Gli scienziati arrestati spesso avevano partecipato a conferenze internazionali, mostrando che i loro contatti con l'estero, anche sotto l'approvazione del governo, sono diventati potenzialmente pericolosi.

Si sospetta che la Cina possa aver acquisito tecnologia missilistica russa attraverso spionaggio, un'ipotesi non nuova nella storia della cooperazione militare. Queste arresti non solo soffocano l'innovazione, ma danneggiano gravemente la cooperazione scientifica internazionale, che Putin stesso aveva inizialmente promosso con accordi firmati nel 2012.

Sei degli arresti sono avvenuti dopo l'invasione dell'Ucraina, e coinvolgono anche studiosi di aerobatica di un istituto di eccellenza in Siberia. I primi arresti risalgono al 2018, subito dopo che Putin vantava i suoi missili ipersonici in un discorso al Parlamento. Da quel momento, anche noti scienziati di fama mondiale sono stati catturati dalle autorità.

Attualmente, ci sono solo due centri di ricerca, il CERN di Ginevra e la Stazione Spaziale Internazionale, dove i russi possono ancora collaborare a livello scientifico. Tuttavia, non sembra che lì si sviluppino progetti di rilevanza strategica per il regime di Mosca, almeno per ora.

Questa rete di arresti solleva interrogativi inquietanti sul futuro della scienza russa e su come il governo di Putin intenda gestire l'innovazione tecnologica e la sicurezza nazionale. Gli scienziati che un tempo erano visti come pionieri potrebbero diventare vittime di un regime in cerca di controllo assoluto.