
Assisi in Rivolta: I Capelli di Carlo Acutis All'Asta Online! La Denuncia del Vescovo Scatena Polemiche
2025-03-26
Autore: Marco
Un episodio choc sta colpendo Assisi: alcune reliquie del Beato Carlo Acutis, in attesa di canonizzazione ad aprile, sono state messe all'asta sul web. La denuncia è arrivata direttamente dal vescovo della diocesi di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Monsignor Domenico Sorrentino, che ha immediatamente richiesto il sequestro delle reliquie. L’atto formale è già stato inoltrato alla Procura di Perugia, la quale ha avviato tempestivamente le indagini del caso.
Il caso più preoccupante è relativo a dei capelli di Carlo Acutis, per i quali l'offerta ha già superato i 2mila euro. Queste reliquie sono state autenticate dalla Postulazione e sono vendute da un individuo che utilizza un nickname per rimanere anonimo. «Abbiamo richiesto il sequestro», ha affermato Monsignor Sorrentino. «Non possiamo sapere se le reliquie siano autentiche o meno. Tuttavia, se si trattasse di una frode, saremmo di fronte a un grave inganno che offende i sentimenti religiosi di molti.»
La situazione è grave, poiché il vescovo ha scoperto che oltre ai capelli di Acutis, altre reliquie sono in circolazione online, anch’esse attribuite al giovane milanese. Sorrentino ha denunciato l'esistenza di un vero e proprio mercatino di reliquie su internet, comprendente diversi santi, incluso San Francesco, con tanto di listino prezzi. «È inaccettabile», ha sottolineato il vescovo.
Monsignor Sorrentino ha voluto ribadire che la vendita delle reliquie contrasta con il diritto canonico: «Le reliquie vengono fornite gratuitamente attraverso i vescovi, mentre eventuali offerte devono essere fatte esclusivamente ai santuari di origine. Questa pratica risale ai primissimi secoli del cristianesimo!».
L'asta delle reliquie di Acutis è considerata una vera e propria offesa al senso religioso collettivo. Ricordiamo che il giovane, tragicamente scomparso a soli 15 anni per una leucemia fulminante, è diventato un esempio di vita cristiana per molti giovani, guadagnandosi anche il titolo di 'patrono di internet' dopo la sua beatificazione avvenuta il 10 ottobre 2020.
«Dopo aver appurato la realtà dell'asta online, abbiamo deciso di procedere con la denuncia», ha concluso Monsignor Sorrentino. «Temo che l'avidità possa portare a conseguenze fatali; ho paura che ci sia lo zampino del male in tutto questo!». Ma le questioni che ruotano attorno alla mercificazione delle passioni religiose non si fermano qui... È necessario riflettere sulle implicazioni morali e spirituali del commercio delle reliquie e sul rispetto dei valori che esse rappresentano.