Atroce omicidio a Bergamo: vigilante Mamadi Tunkara ucciso per gelosia. Il killer ha confessato
2025-01-04
Autore: Maria
Un tragico evento ha scosso la comunità bergamasca, dove Mamadi Tunkara, un vigilante di 37 anni originario del Gambia, è stato brutalmente assassinato a coltellate nel centro della città. L'autore di questo crimine, Djiram Sadate, un 28enne togolese, è stato arrestato questa mattina al confine tra Italia e Svizzera. La motivazione dietro l'omicidio è stata identificata come gelosia: Sadate accusava Tunkara di avere una relazione con la sua ex compagna, una donna italiana con la quale aveva convissuto recentemente.
Durante la conferenza stampa tenutasi presso la questura di Bergamo, il procuratore aggiunto Maria Cristina Rota ha fornito dettagli sull'arresto. Sadate, inizialmente riluttante a parlare, ha infine confessato l'omicidio, spiegando che la violenza era scoppiata in seguito a una lite. Gli inquirenti hanno appreso che l'attacco non era stato premeditato, ma il risultato di un acceso confronto che ha preso una piega tragica.
La vittima, Mamadi Tunkara, era ben conosciuto nella comunità e lavorava come vigilante presso il supermercato Carrefour di via Tiraboschi. Prima dell'incidente, si stava recando al lavoro in bicicletta, ma non ha mai avuto la possibilità di iniziare il suo turno. Un amico di Tunkara ha descritto lui come "un bravo ragazzo" che viveva in Italia da cinque anni e che aveva un buon rapporto con i membri della sua comunità.
Tunkara è stato colpito con un coltello da cucina in ceramica con una lama di 14 centimetri, ritrovato dagli agenti della polizia a un chilometro di distanza dal luogo del delitto, nel cortile di un edificio. Gli investigatori stanno ora cercando di confermare se ci fosse effettivamente una relazione tra Tunkara e l'ex compagna di Sadate.
Considerando l'aumento della violenza tra i giovani, il procuratore Rota ha sottolineato la preoccupante tendenza all'uso di armi da taglio in situazioni di conflitto, che sta emergendo sempre più nel contesto locale. Le indagini continuano, mentre la comunità si stringe attorno alla famiglia di Mamadi, sconvolta dalla perdita e dall'ineffabile tragedia che ha colpito la città. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull'insicurezza nelle strade e sull'importanza di una maggiore prevenzione della violenza.