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Attacchi Israeli a Unifil in Libano: Meloni, Macron e Sanchez Condannano le Aggressioni e Richiedono un Cambio di Rotta

2024-10-12

Autore: Marco

Sotto le serene alture di Paphos, a Cipro, cresce preoccupazione per le turbolenze che imperversano nel vicino Medio Oriente. La situazione, tuttavia, si fa drammatica a causa dei recenti attacchi israeliani contro le basi Unifil in Libano, che hanno alzato i toni in un contesto già teso che coinvolge anche Gaza, a soli 400 chilometri da questo vertice dei 9 Paesi del Mediterraneo.

Durante il summit, i leader di Italia, Francia e Spagna si uniscono in una nota congiunta che esprime la loro "indignazione" in risposta ai ripetuti attacchi israeliani. I tre capi di Stato hanno chiesto un'immediata cessazione dell'uso della violenza, sottolineando che tali attacchi rappresentano una grave violazione della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701. Giorgia Meloni ha dichiarato che non può considerarsi accettabile quanto accaduto e ha ribadito l'importanza vitale della missione Onu guidata dai militari italiani.

"Dobbiamo arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano", ha affermato Meloni, evidenziando l'importanza di garantire la sicurezza delle missioni umanitarie. Questo appello è sostenuto con forza dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha esortato a fermare l'esportazione di armi in scenari di conflitto. "Stabilità e pace possono essere ottenute solo attraverso soluzioni diplomatiche", ha dichiarato col significato di allusioni dirette agli interessi compiacenti in atto.

Anche il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez si è allineato a queste dichiarazioni, evidenziando che qualsiasi sostegno armato a Israele dovrebbe essere rivisto. "Noi già stoppiamo l'invio di armi a Israele. Senza armi, non c'è guerra," ha puntualizzato.

In un bilaterale, Meloni ha discusso con il Re Abdullah II di Giordania, evidenziando il suo piano per migliorare la distribuzione degli aiuti nei territori colpiti da conflitti. Abdullah ha ricevuto sostegno italiano per il suo 'Gaza humanitarian gateway', utile a migliorare l'accesso umanitario nella regione.

A margine del Med9, la premier ha anche incontrato Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, per affrontare temi migratori e la competitività europea. Meloni ha annunciato l'imminente attuazione di un protocollo d'intesa con l'Albania che potrebbe influire significativamente sul controllo dei flussi migratori e sulla lotta ai trafficanti di esseri umani.

Infine, i 9 Paesi del Mediterraneo hanno firmato una dichiarazione che richiede un immediato cessate il fuoco e supporto continuo all'Ucraina nel conflitto russo-ucraino. Con il passaggio di consegne da Cipro alla Slovenia, il futuro del dialogo mediterraneo resta aperto e promettente, ma lo spettro della guerra continua a incombere su tutta la regione.