Attacco aereo russo elimina il leader dei ribelli sunniti in Siria: un cambiamento devastante per la regione
2024-12-01
Autore: Giulia
Il conflitto siriano sta attraversando una fase critica dopo gli eventi del 7 ottobre 2023, segnando un punto di svolta nella stabilità del regime di Bashar al Assad. Mentre il governo siriano si trovava a contare sul supporto militare di Iran e Russia, un recente attacco aereo russo ha portato alla morte di Abu Muhammad al Jolani, leader di Hayat Tahrir al Sham (HTS), un gruppo di rilievo tra i ribelli sunniti.
Questa azione militare ha avuto luogo a Idlib, dove le forze jihadiste patrocinanti Turchia hanno cominciato a conquistare territorio a un ritmo allarmante. Le tensioni si intensificano, non solo nel nord-ovest della Siria, ma anche in città centrali come Aleppo, che ora è a grave rischio di cadere definitivamente sotto il controllo dei ribelli. La situazione umanitaria si aggrava, con migliaia di civili costretti a fuggire per la vita.
L'ONU ha avviato operazioni di evacuazione del personale da Aleppo, dove circa 300 italiani sono attualmente presenti. Il governo italiano ha mostrato una certa fiducia, affermando che i ribelli hanno promesso di non attaccare civili o stranieri. Tuttavia, la situazione rimane estremamente precaria.
Dopo solo tre giorni di offensiva, le forze ribelli hanno rapidamente preso il controllo di Aleppo, spazzando via le truppe governative che sembrano essere crollate senza opporre resistenza. Negli aeroporti militari di Kuwairis, Abu Dhuhur e Nayrab, le forze governative sono state sorprese, lasciando il campo libero ai ribelli e ai jihadisti, che ora avanzano senza ostacoli.
Le forze curde, approfittando del caos, hanno tentato di occupare l'aeroporto internazionale di Aleppo, ma sono state rapidamente sopraffatte dalle forze filo-turche. Questo nuovo sviluppo ha segnato un'inversione di rotta significativa nel conflitto, aprendo la strada a un possibile rafforzamento dell'influenza turca nella regione.
Notizie inquietanti giungono anche dalle zone circostanti Homs, dove i jihadisti hanno attaccato le postazioni governative, e ci sono voci di scontri tra fazioni governative rivali nel centro di Damasco, suggerendo un potenziale collasso del regime di Assad. Mentre la comunicazione ufficiale è diminuita, segni di un possibile colpo di stato emergono da più fonti, rendendo il futuro della Siria ancora più incerto.
Mentre Bashar al Assad avrebbe comunicato la sua determinazione a combattere i terroristi, i dubbi sulla sua autorità e sulla capacità di governo aumentano. Nella capitale, l'arrivo del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, per discutere la situazione rimane cruciale, e osservatori internazionali temono che ulteriori escalation possano esplodere nei prossimi giorni.