Salute

Attenzione! Sciopero di Medici e Infermieri il 20 Novembre 2024: Rischio Colossale di 1,2 Milioni di Visite Perdute!

2024-11-19

Autore: Matteo

Mercoledì 20 novembre 2024, l'Italia si prepara a una giornata di grande caos per il sistema sanitario nazionale. I medici e gli infermieri incroceranno le braccia per 24 ore, con conseguenze devastanti sulla fornitura di servizi e prestazioni. La protesta, organizzata dai sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursig Up, è l'ultimo tentativo di denunciare l'imminente collasso del settore.

I dati dell’OCSE evidenziano quanto la situazione sia critica, con un futuro che si presenta sempre più allarmante. Già nel 2024, si prevede una carenza di personale e finanziamenti, unitamente a un'enorme disillusione dovuta ai continui fallimenti del governo nel mantenere le promesse della Legge di Bilancio. Questo ha portato a una fuga senza precedenti di professionisti della salute oltreconfine, aggravando ulteriormente la crisi. La manifestazione, che si svolgerà in piazza Santi Apostoli a Roma, si aspetta richiamerà oltre 2.000 partecipanti.

Chi Partecipa e Quali Servizi Rimarranno Attivi?

Si stima che circa 50.000 professionisti sanitari (su un totale di 119.000) non saranno precettati e quindi parteciperanno allo sciopero. Il segretario nazionale di Anaao-Assomed, Pierino Di Silverio, ha spiegato che “circa 30.000 medici non potranno scioperare, ma la partecipazione sarà massiccia.” Si prevede che circa 1,2 milioni di prestazioni sanitarie, tra cui visite ambulatoriali, esami radiografici e interventi chirurgici programmati (15.000 previsti per la giornata), saranno a rischio. Tuttavia, i servizi essenziali come il pronto soccorso, la terapia intensiva e le emergenze saranno garantiti.

Perché Si Sciopera? Le Ragioni Dietro la Protesta

Il malcontento che ha portato a questa azione di sciopero è alimentato principalmente dalla Legge di Bilancio, oggetto di accese discussioni tra i professionisti della salute e il governo. Le richieste vanno dai minimi aumenti salariali, al blocco di 30.000 assunzioni, fino alla mancata defiscalizzazione dell’indennità di specificità. I sindacati sottolineano: “Senza di noi, la salute dei cittadini è a rischio.” È chiaro che i professionisti non sono più disposti a lavorare in condizioni insoddisfacenti.

La fuga di professionisti all'estero è diventata una piaga: in Italia, il 54% del personale medico ha più di 55 anni, e il 27% supera i 65 anni. Con il picco di pensionamenti previsto per il 2025, la crisi sanitaria si preannuncia come un catastrofico smantellamento del sistema.

Numeri Scioccanti: La Crisi Incombente

Le statistiche dell'OCSE parlano chiaro: tutta l'Unione Europea affronta una carenza di 1,2 milioni di operatori sanitari, e l'Italia è tra i paesi più colpiti. La popolazione sta invecchiando rapidamente e, con essa, anche i medici, creando un divario sempre più crescente tra domanda e offerta di servizi. La situazione è ulteriormente aggravata da una grave carenza di infermieri, con l'Italia che presenta 6,5 infermieri ogni 1.000 abitanti, rispetto agli 8,4 dell'UE.

Investimenti Scadenti nel Settore Sanitario

Infine, c'è da considerare che l'Italia continua a investire poco nella salute. Con una spesa sanitaria che si attesta all'8,4% del PIL, risultiamo ben lontani dai paesi come Germania e Francia, che arrivano rispettivamente all'11,8% e 11,6%. Questi numeri dovrebbero far riflettere: non solo i professionisti sono in difficoltà, ma anche i pazienti potrebbero vedere drasticamente compromessa la qualità delle cure in un futuro non troppo lontano.

Preparati, perché il 20 novembre non sarà solo un giorno di sciopero, ma una vera e propria battaglia per il diritto alla salute!