Auto Elettriche: La Crisi Silenziosa Che Minaccia Il Settore
2024-12-09
Autore: Matteo
Il mondo delle auto elettriche è in un momento di crisi che nessuno si aspettava. Dopo il fenomeno iniziale di entusiasmo, i sussidi governativi stanno svanendo e il mercato si trova ora di fronte a una saturazione che mette in dubbio la sostenibilità di questa transizione.
Secondo un recente rapporto del Financial Times, si evidenzia che l’industria automobilistica è ora preoccupata per le vendite di veicoli elettrici. Northvolt, uno dei principali produttori di batterie in Europa, ha dichiarato bancarotta la scorsa settimana, il che solleva gravi interrogativi sulla strategia energetica europea. Inoltre, Stellantis, noto gruppo automobilistico, ha annunciato la chiusura del suo stabilimento di furgoni nel Regno Unito, a rischio di 1.100 posti di lavoro, seguita da Volkswagen e Ford che preannunciano ulteriori tagli e riduzioni di organico.
Negli Stati Uniti, General Motors si accollerà un debito di 5 miliardi di dollari per ristrutturare la propria presenza in Cina, una mossa essenziale legata al settore elettrico che evidenzia ulteriormente i problemi di questo mercato.
Mentre il Presidente Biden ha grandi piani di promuovere i veicoli elettrici, mirando a far sì che rappresentino la metà delle vendite di auto nuove entro il 2030, le statistiche attuali mostrano una realtà ben diversa: solo il 10% delle vendite di auto nello scorso anno erano veicoli elettrici.
Le marche automotive hanno dovuto ridurre i loro obiettivi produttivi; per esempio, le proiezioni indicano un calo della produzione di veicoli elettrici del 50% negli Stati Uniti e del 29% in Europa nel prossimo anno. Entro il 2025, si prevede che i veicoli elettrici raggiungano solo il 23% del mercato europeo e il 13% di quello statunitense.
Numerosi fattori contribuiscono a questa stagnazione: elevati costi iniziali per i consumatori, preoccupazioni sull'autonomia e sull'infrastruttura di ricarica, oltre all'aumento dei costi energetici legati a tensioni geopolitiche. In Europa, i prezzi dei veicoli elettrici sono passati da 40.000 euro nel 2020 a 45.000 euro attuali, superando il budget di molti potenziali acquirenti.
Inoltre, il panorama disomogeneo dei sussidi ha portato a una diversità nell'adozione: paesi come Germania e Francia hanno tagliato gli incentivi, preoccupandosi per un possibile crollo delle vendite di veicoli elettrici e la potenziale perdita di posti di lavoro.
Contrariamente, la Cina ha dimostrato di saper sfruttare il settore dei veicoli elettrici grazie a forti investimenti pubblici e sussidi. Oggi più della metà delle nuove auto vendute in Cina è elettrica o ibrida, in parte grazie a prezzi competitivi e tecnologie all'avanguardia.
L'Europa, limitata da norme di libero mercato, non riesce ad adottare un modello simile a quello cinese e ha imposto dazi sulle importazioni di veicoli elettrici. Nonostante ciò, le case automobilistiche europee continuano a mantenere un atteggiamento ottimista, progettando auto elettriche a prezzi accessibili, sotto i 25.000 euro, per adattarsi a normative sempre più severe sulle emissioni. Tuttavia, queste innovazioni rimangono per il momento invisibili al pubblico, sollevando la domanda: riusciranno a realizzarle prima che sia troppo tardi?