Le Keicar giapponesi, un simbolo di innovazione e praticità, sono pronte a sbarcare in Italia grazie alla startup marchigiana Mu-Fabriano, che ha recentemente annunciato un aumento di capitale di 3,5 milioni di euro. Questo investimento è stato sostenuto da Cdp Venture Capital attraverso il fondo Green Transition, dal fondo Piemonte Next e da vari investitori marchigiani.

Con una crescita eccezionale del 30% nel 2023 rispetto all'anno precedente e un ulteriore incremento del 35% nel primo semestre del 2024, Mu-Fabriano ha fissato obiettivi ambiziosi: produrre 4.500 veicoli all'anno e raggiungere un fatturato di 70 milioni di euro entro il 2025. Le prime auto della gamma, che comprende ben undici modelli in fase di sviluppo, saranno disponibili alla fine della prossima estate.

Il progetto Mole Urbana, progettato dal noto designer Umberto Palermo, si propone di ottimizzare lo spazio e l'energia all'interno delle città, promettendo un effetto positivo anche sull'ambiente. Questa iniziativa mira a creare un polo automotive innovativo dedicato alla produzione di automobili e veicoli commerciali urbani.

Il primo stabilimento è situato in Piemonte, precisamente a Orbassano, e funziona come una nano-factory. Questo stabilimento è il risultato di un'importante operazione di recupero immobiliare che ha permesso anche l'integrazione di lavoratori del settore automotive. Un secondo sito produttivo sarà attivato a Fabriano con un focus sull'autoproduzione di energia elettrica, un passo fondamentale verso la sostenibilità.

Nella Regione Marche, la startup ha sviluppato solide collaborazioni con un network di industriali, investitori e risparmiatori, innescando una filiera di fornitori nazionali che si è espansa in tutta Italia. Questa sinergia ha portato a un approccio innovativo e sostenibile nello sviluppo dei veicoli.

Agostino Scornajenchi, amministratore delegato di Cdp Venture Capital, ha sottolineato l'importanza di Mole Urbana, definendola "un progetto che unisce innovazione, sostenibilità e design italiano, tutto radicato nei distretti industriali del Piemonte e delle Marche". Con questa iniziativa, il panorama automobilistico italiano potrebbe davvero subire una trasformazione radicale e chiunque ami la mobilità sostenibile non può che aspettare con ansia l'arrivo di queste micro-car sul mercato!