Autonomia: La Moziione Respinta, Le Opposizioni Insorgono con Bandiere Tricolori e Inno Nazionale
2024-11-19
Autore: Matteo
La Camera dei Deputati ha decisamente bocciato la mozione unitaria delle opposizioni riguardante l'autonomia differenziata, con un risultato di 155 voti contrari, 124 favorevoli e due astenuti. Subito dopo il voto, si è scatenata una forte protesta all'interno dell'Aula: i deputati delle opposizioni hanno sventolato bandiere tricolori e hanno intonato l'inno di Mameli, esprimendo il loro disprezzo con cori di "vergogna". In risposta, il vicepresidente Giorgio Mulè ha cercato di riportare la calma, chiedendo agli assistenti di "piegare delicatamente le bandiere, rispettandone la sacralità".
Questa mozione è stata presentata dopo che la Corte Costituzionale ha bocciato la legge Calderoli, e il suo intento era quello di fermare immediatamente le intese in fase di negoziazione tra il governo e le regioni per quanto riguarda le "materie non LEP" (Livelli Essenziali delle Prestazioni) e di sciogliere il Comitato per la determinazione di questi livelli.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha affermato: "Quello dell'autonomia regionale differenziata è un disegno che la Corte ha completamente demolito". Rivolgendosi al governo, ha sottolineato che i principi su cui si basa questa proposta sono stati smontati uno dopo l'altro dalla Consulta. "State fischiettando, ma è chiaro che il vostro progetto è in crisi", ha aggiunto.
Filiberto Zaratti, capogruppo di Avs nella Commissione Affari Costituzionali, ha tuonato che la legge sull'autonomia differenziata "è morta e sepolta", ricordando che il governo ha ricevuto "schiaffi" non solo dalla Corte, ma anche dalla popolazione, testimoniato dalla raccolta di oltre un milione di firme contrarie alla riforma.
In questo contesto, l'opposizione sta chiedendo con forza che il governo ascolti le voci dei cittadini e smetta di ignorare gli avvertimenti della Corte. La tensione continua a crescere, e le manifestazioni in Aula potrebbero essere solo l'inizio di una battaglia politica che si preannuncia accesa. Gli osservatori politici avvertono che la questione dell'autonomia differenziata potrebbe continuare a creare divisioni in un'Italia già lacerata da varie crisi, mentre l'opinione pubblica si mobilita contro un possibile frazionamento del paese.