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Aviva Sigal, 51 Giorni di Incubo tra le Mani di Hamas: «Picchiati e Torturati. Mio Marito è Ancora a Gaza»

2024-10-07

Autore: Giovanni

Il racconto di Aviva Sigal

Aviva Sigal, una ex maestra di 51 anni, ha vissuto un'esperienza traumatica, rimanendo prigioniera di Hamas per ben 51 giorni. Nella sua drammatica testimonianza, racconta delle atrocità subite durante la sua detenzione, rivelando che i prigionieri erano costantemente picchiati e torturati. Le condizioni erano inaccettabili: «Le ragazze venivano stuprate. Ogni giorno era una lotta per la sopravvivenza», afferma Aviva, che ora cerca di far sentire la sua voce per dare un volto alle vittime di tali orrori.

La paura per il marito

Nel suo racconto, Aviva sottolinea come l'attuale crisi in Libano stia allontanando la possibilità di pace a Gaza, aumentando la disperazione tra chi ancora spera di riabbracciare i propri cari prigionieri. «La paura è enorme. Ogni notizia di escalation mi fa gelare il sangue. Mio marito è ancora a Gaza e non ho idea di che fine possa fare», continua, con le lacrime agli occhi.

Un appello per giustizia

Aviva, determinata a portare alla luce queste atrocità, si unisce ai numerosi appelli per una maggiore attenzione internazionale sulla situazione in Medio Oriente, sottolineando come la comunità internazionale debba fare di più per garantire la sicurezza e la libertà di chi è ancora in balia di gruppi terroristici.

La resilienza delle vittime

Questa testimonianza non è solo una cronaca di violenze, ma un grido disperato per giustizia e speranza in un futuro libero dalla paura e dalla sofferenza. Mentre il mondo guarda, le vittime di questi conflitti continuano a vivere storie di dolore e resilienza.