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Bagnoli, il rinascimento dell'ex area Cementir: un progetto audace che riporta il mare in città

2024-11-20

Autore: Marco

«L’opera di rigenerazione urbana più ambiziosa d’Europa» è il titolo che Giorgia Meloni ha dato alla riqualificazione di Bagnoli. Il 15 luglio, è stato firmato il protocollo d'intesa tra il Governo e la struttura commissariale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi, segnalando un passo storico atteso da trent’anni. Questa riqualificazione sembra finalmente avere la giusta sinergia istituzionale, coinvolgendo anche la Regione, nonostante alcuni scontri. Le risorse provengono dai fondi sviluppo e coesione destinati alla Campania e ammontano a un miliardo e duecento milioni di euro, destinati in primis alla bonifica dei terreni dell’ex Italsider, prima della vera e propria rigenerazione urbana.

Il programma di interventi

Il programma di interventi, già avviato, è particolarmente ambizioso e mira a bonificare l’area marina, che rappresenta l’intervento più oneroso, con un investimento di oltre 408 milioni di euro per il dragaggio delle aree marine. Qui verrà reintrodotta la posidonia, simbolo della biodiversità ambientale. Gli interventi di bonifica dei suoli beneficeranno di una nuova tecnologia, l’impianto di desorbimento termico, attualmente in costruzione a Bagnoli, onde resituire i terreni inquinati all’uso, abbreviando i tempi della bonifica a terra fino a sei mesi. Un altro nodo cruciale è rappresentato dalla colmata, per cui 228 milioni di euro saranno investiti nella sua messa in sicurezza e parziale riduzione.

Il waterfront di Bagnoli

Come sarà la nuova Bagnoli? L’obiettivo per il Waterfront è creare una struttura di supporto per le spiagge pubbliche, in armonia con parziale rimozione della colmata, per migliorare l'impatto ambientale del golfo di Pozzuoli. Sono inclusi anche la valorizzazione dell'Archivio Ilva, il racconto della storia industriale di Napoli e la riqualificazione del borgo di Coroglio. Edificato intorno al parco urbano, che avrà una dotazione di 128 milioni di euro, verrà creata la "Fabbrica del Parco" con essenze tipiche del luogo, ripristinando le aree verdi. Inoltre, 56 milioni di euro saranno dedicati alla realizzazione di una nuova barriera idraulica interna al parco urbano.

Innovazioni infrastrutturali e trasporti

Ci sono anche 50 milioni di euro per migliorare la mobilità interna ed esterna dell’area, con parcheggi a raso e gestione delle acque meteoriche. La ristrutturazione delle infrastrutture idriche prevede 218 milioni di euro per il potenziamento del collettore fognario nella zona dell'Arena Sant'Antonio e per la creazione di una nuova rete fognaria.

Progetti futuri: lo Science Center

Oltre al miliardo e duecento milioni del protocollo d'intesa di luglio, ci sono ulteriori fondi per progetti come il parco dello Sport. Già previsti i finanziamenti per l'insediamento di un Centro federale da parte della Federtennis. Un grande progetto all'orizzonte è il nuovo Science Center, che occuperà un’area di circa 23.000 mq con tre piani e una nuova area per esposizioni e spazi didattici. Questo centro sorgerà accanto all’ingresso del Museo, arricchendo l’offerta culturale e turistica del territorio. Manfredi ha anche in mente di creare la "Piazza a mare", un'area recuperata dall'incendio verificatesi sulla costa, con un vivaio e un parco in miniatura ispirato al Parco urbano di Bagnoli, permettendo così ai visitatori di immergersi nella natura e nella cultura locale.

La riqualificazione di Bagnoli non è solo un progetto edilizio, ma una vera e propria operazione di rinascita e riconnessione della città con il suo patrimonio naturale e culturale.