
Beko: Accordo Vicino con Nuovi Incentivi e Prospettive di Reindustrializzazione
2025-04-05
Autore: Giovanni
La complessa vicenda della multinazionale degli elettrodomestici Beko si sta avviando verso un possibile accordo quadro, che potrebbe prendere forma già la prossima settimana. L'incontro previsto al Mimit l'8 aprile tra l'azienda, i sindacati e le istituzioni rappresenta un test cruciale per il progresso fatto sui temi che avevano rallentato il negoziato, nonostante un notevole contenimento degli esuberi, scesi rispetto ai 1.935 inizialmente annunciati.
Un passo importante è stato rappresentato dall'accordo sulla proprietà del sito di Siena. Dopo la nomina dell'advisor per il piano di reindustrializzazione, è stata trovata una soluzione sulla proprietà, grazie all'approvazione della delibera da parte della giunta comunale di Siena. Questo accordo coinvolge l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa (Invitalia) per la valorizzazione dell'area industriale dove si trova lo stabilimento di Beko Europe in viale Toselli. Le parti coinvolte si sono impegnate a contribuire a un processo di riconversione industriale, fondamentale per proteggere le aree di interesse e facilitare un futuro sviluppo.
Il deputato di Fratelli d'Italia, Francesco Michelotti, ha sottolineato come questo accordo rappresenti uno strumento efficace per accelerare i tempi di reindustrializzazione, dimostrando l’impegno dello Stato e dell’amministrazione senese nel risolvere una crisi aziendale di enorme rilevanza. Superato il nodo della proprietà, si potrà concentrarsi sul progetto fondamentale che preoccupa i sindacati, i quali hanno sempre dichiarato che senza una soluzione per il sito di Siena, chiuso per motivi economici, non ci sarebbero state possibilità di accordo.
Un ulteriore sviluppo significativo riguarda l'aumento degli incentivi, che erano stati giudicati troppo bassi fino ai recenti incontri. Le sigle sindacali Fiom, Fim e Uilm hanno comunicato un impegno generale per utilizzare strumenti conservativi che escludano licenziamenti. "Le uscite avverranno esclusivamente su base volontaria o non oppositiva", è stato specificato. La direzione di Beko ha presentato una nuova proposta, tenendo conto delle osservazioni sindacali, aumentando gli importi e semplificando lo schema di calcolo, con massimali per gli ultra cinquantenni che non accedono alla pensione di 18 mensilità o 85.000 euro. Inoltre, Beko ha confermato l'introduzione di un nuovo prodotto a Comunanza entro tre mesi, in risposta alle richieste sindacali.
L'incontro dell'8 aprile si preannuncia dunque come un momento chiave, e ci si aspetta un significativo passo avanti verso la risoluzione di questa difficile situazione.