Berlino, non esiste una soluzione unica per il futuro dell'automotive
2024-11-28
Autore: Chiara
Secondo Bernhard Kluttig, segretario di Stato tedesco per la politica europea ed economica, per garantire il futuro dell'industria automotive in Europa, "non esiste una soluzione unica ma abbiamo bisogno di un insieme di misure concertate". Kluttig ha rilasciato queste dichiarazioni al suo arrivo al Consiglio dell'Unione Europea a Bruxelles, dove i ministri discuteranno di un documento informale proposto da Italia e Repubblica Ceca per il sostegno del settore.
È interessante notare che Berlino non figura tra i firmatari del non-paper in discussione, il che solleva interrogativi sul livello di impegno della Germania nei confronti delle strategie comuni. "È fondamentale creare un ambiente industriale favorevole all'automotive, in grado di attrarre investimenti in nuove tecnologie. La priorità deve essere sulle nuove tecnologie", ha aggiunto il ministro, evidenziando l'importanza di sviluppare motori a basse emissioni e veicoli a "guida autonoma e connessa".
In un contesto in cui l'industria automotive sta affrontando sfide senza precedenti legate alla sostenibilità e alla digitalizzazione, l'Unione Europea si trova di fronte a un bivio: un futuro dove si dovranno affrontare le sfide climatiche e la crescente domanda di innovazione tecnologica. Non è un caso che le case automobilistiche stiano investendo miliardi nella transizione verso veicoli elettrici e sistemi di trasporto intelligenti.
Le dichiarazioni di Kluttig non solo sottolineano la necessità di un'azione coordinata a livello europeo, ma anche l'urgenza di sviluppare politiche che sostengano la ricerca e l'innovazione nel settore. Mentre il dibattito prosegue, è chiaro che la scommessa sull'automotive del futuro richiede non solo investimenti, ma una strategia ben definita e collaborativa a livello continentale.