Federico Cornelli, commissario della Consob, ha lanciato un chiaro avviso agli investitori sui rischi associati al Bitcoin: «Chiunque consideri di investire in criptovalute deve essere preparato a possibili perdite. Se dovesse accadere qualcosa di imprevisto, non aspettatevi rimborsi da parte delle autorità».

In un clima di crescente attenzione verso le monete digitali, Cornelli ha sottolineato la mancanza di fondamentali solidi sottostanti al valore del Bitcoin, rendendolo un investimento estremamente rischioso. Le criptovalute, infatti, sono notoriamente volatili e soggette a fluttuazioni imprevedibili.

Nel frattempo, si parla di un gruppo ristrettissimo di investitori noti come "oligarchi delle criptovalute", tra cui spiccano nomi come Tesla e Greyscale, che controllano circa il 40% del valore totale in circolazione, custodito in soli duemila portafogli. Questi titoli di grande influenza possono avere un impatto significativo sul mercato.

Un altro aspetto interessante è l'interesse di alcuni politici per le criptovalute; ad esempio, Donald Trump, dopo aver assistito a un'impennata delle quotazioni, sta considerando di acquistare una piattaforma per il trading di criptovalute. È chiaro che sia in corso una trasformazione nel mondo finanziario, dove le criptovalute si fanno strada tra gli investimenti tradizionali, ma il rischio resta elevato e la prudenza è d'obbligo.