Con l'entrata in vigore della legge di bilancio 2025, ci saranno significativi cambiamenti nelle detrazioni per i figli a carico, come stabilito dall'art. 16 ter. Questo nuovo ordine mira a semplificare e rendere più equo il sistema delle detrazioni fiscali in Italia.

Le detrazioni per figli a carico sono state integrate nell'assegno unico a partire da marzo 2022, una misura che ha già trasformato il modo in cui le famiglie italiane ricevono supporto economico. Secondo le nuove regole, i genitori possono continuare a beneficiare di detrazioni anche se i figli hanno già compiuto 21 anni, a condizione che il loro reddito sia inferiore a 4.000 euro all’anno.

Una delle novità più rilevanti è l'introduzione di un limite di età: i figli potranno godere delle detrazioni solo fino ai 30 anni, salvo per i figli con disabilità, per i quali non ci sono limiti di età. Questa modifica è destinata a incoraggiare l’indipendenza economica dei giovani, ma ha destato preoccupazioni tra le famiglie, poiché alcuni potrebbero trovarsi penalizzati nel lungo termine.

Detrazioni per figli disabili: È importante notare che, per le famiglie con figli disabili, le detrazioni d'imposta sono ancora valide, ma non si applicano quando è presente un assegno unico. Tuttavia, rimangono possibili detrazioni per spese specifiche sostenute.

Infine, c'è una nota dolente per i figli degli extracomunitari: le detrazioni non sono riconosciute ai contribuenti che non siano cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea o del Spazio Economico Europeo. Questa normativa ha sollevato interrogativi su come garantire parità di trattamento per tutte le famiglie, inclusi quelle straniere, in un contesto economico sempre più globalizzato.

È fondamentale che le famiglie si informino adeguatamente e comprendano come queste nuove misure potrebbero influenzare il loro bilancio familiare. Sarà cruciale monitorare l'applicazione delle nuove regole e il loro impatto sul benessere delle famiglie italiane.