Finanze

Borsa, l'Europa apre debole: Stellantis affonda a Milano dopo il calo delle immatricolazioni

2025-01-03

Autore: Francesco

Le borse europee partono in modo debole nell'ultima seduta della settimana, influenzate dalle performance di Wall Street della giornata precedente. Negli Stati Uniti, le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi degli ultimi otto mesi, con 211.000 richieste rispetto alle 225.000 attese. Tale notizia ha portato gli analisti a ritenere che la Federal Reserve potrebbe decidere di mantenere invariati i tassi di interesse a fine mese, con solo l'11,2% di probabilità di un taglio dopo tre riduzioni successive.

A Milano, il FTSE MIB è debole, con particolare attenzione su Stellantis, la cui azione ha subito un ribasso dopo un calo delle immatricolazioni del 18,1% a dicembre. Nel complesso, nel 2024 Stellantis ha immatricolato 454.013 veicoli, mantenendo una quota di mercato del 29,15%. Secondo i dati del Ministero dei Trasporti, a dicembre sono state immatricolate in Italia 105.715 auto, segnando una variazione negativa del 4,93% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

In un contesto di crisi nel settore automobilistico, le immatricolazioni totali nel 2024 ammontano a circa 1.558.704 unità, con una diminuzione dello 0,5% rispetto al 2023. Sul fronte bancario, Banca Mps è in evidenza dopo l'annuncio di un rimborso anticipato dell'obbligazione subordinata Tier 2, mentre Saipem continua a registrare buone performances e si posiziona tra i migliori titoli della borsa milanese.

Per quanto riguarda il mercato energetico, le utilities stanno mostrando segni di debolezza, complici le recenti decisioni politiche nella Legge di Bilancio 2025. Enel, che detiene circa l’85% del mercato elettrico in Italia, continua a essere un attore chiave in questa transizione.

Sul mercato dei cambi, l'euro è debole rispetto al dollaro, scambiandosi a 1,028 dollari. Questo valore è il più basso degli ultimi due anni. Nel frattempo, i prezzi del gas superano i 50 euro al megawattora, influenzati dal blocco delle forniture russe che ha avuto inizio il primo gennaio. È importante notare che i livelli di stoccaggio nell'Unione Europea sono significativamente inferiori rispetto all'anno precedente, il che potrebbe rivelarsi problematico in vista di freddi imminenti.

Il rendimento del BTp decennale si attesta al 3,52%, mostrando una certa stabilità, mentre lo spread con il titolo tedesco segna 116 punti, un valore in leggera discesa rispetto ai giorni precedenti. L'andamento dei mercati asiatici sembra promettente, con borse che chiudono in rialzo.