Finanze

Borse in Ripresa: Milano Brilla con Pirelli mentre gli Investitori Temono per l'Inflazione Usa

2025-01-14

Autore: Alessandra

Le principali borse europee mostrano segnali di recupero dopo le tensioni della vigilia, influenzate dall'aumento dei rendimenti obbligazionari e da un dollaro forte, il quale ha raggiunto il suo valore massimo in due anni rispetto all'euro. Gli investitori rivolgono la loro attenzione all'importante dato dell'inflazione negli Stati Uniti, previsto per martedì con i prezzi alla produzione e mercoledì con i prezzi al consumo. Le aspettative sono cautamente ottimiste, con il mercato che prevede un unico possibile taglio dei tassi dalla Federal Reserve a partire da settembre.

Il FTSE MIB di Milano, insieme al CAC 40 di Parigi e al DAX 40 di Francoforte, si trova in territorio positivo, segnalando un'inversione di tendenza incoraggiante. Anche Wall Street ha inizialmente aperto in rosso, successivamente recuperando terreno e chiudendo in territorio positivo, sebbene i titoli tecnologici continuino a subire pressioni a causa delle nuove restrizioni alle esportazioni di chip per l'intelligenza artificiale.

In Asia, i mercati si muovono in modo misto: la Cina mostra un lieve rialzo grazie alle aspettative di stimoli economici, mentre Tokyo segna un calo, trascinata da perdite nel settore dei chip e dell'auto.

A Milano, Pirelli & C. si distingue come leader nel listino, grazie a una promozione di Mediobanca, che ha alzato il suo rating a 'Outperform' con un target di prezzo fissato a 6,40 euro. Anche Amplifon e Brunello Cucinelli beneficiano di aggiornamenti positivi, con quest'ultima che riporta ricavi preliminari per il 2024 in crescita del 12,2%, attestandosi a 1,28 miliardi di euro. Stmicroelectronics rimbalza dopo un periodo di ribassi, mentre Iveco Group e Stellantis mostrano segni di crescita.

D'altro canto, Nexi sperimenta un significativo calo, declassato a 'Neutral' da Mediobanca, e l'industria petrolifera, inclusa Saipem, Tenaris ed Eni, continua a faticare nel mercato. Nel frattempo, il cambio euro/dollaro resta stabile, ma il prezzo del petrolio mostra segni di leggero calo.

Questa ripresa del mercato potrebbe indicare un'inversione della fiducia, ma gli investitori devono rimanere vigili e pronti a reagire a possibili variazioni nei dati inflazionistici statunitensi. Resta da vedere se questa tendenza positiva potrà mantenersi o se il timore di ulteriori rialzi dei tassi da parte della Fed peserà sulle prossime sedute.