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Borse Ue in difficoltà, a Milano incide lo stacco delle cedole. Bitcoin supera i 90mila dollari!

2024-11-18

Autore: Giulia

Le Borse europee si muovono deboli, segnando una settimana di performance variabili. A Milano, l'impatto del stacco dei dividendi di dieci aziende ha causato una flessione del FTSE MIB dell'1,22%. Gli investitori sono ritratti in un clima di attesa sulla politica monetaria, con particolare attenzione agli interventi di alcuni membri della BCE previsti per questa settimana. Jerome Powell, presidente della Fed, ha comunicato che "non c’è fretta" per ulteriori riduzioni dei tassi d'interesse, considerando la robustezza dell'economia americana. Susan Collins, presidente della Fed di Boston, ha suggerito che un nuovo taglio dei tassi potrebbe essere all’ordine del giorno nella prossima riunione di dicembre, ma nulla è deciso.

Nel mercato di Piazza Affari, i titoli bancari continuano a essere in evidenza: Banco BPM fa notizia per aver acquisito una partecipazione del 5% in Banca MPS, un'iniziativa che ha suscitato interesse anche per la correlazione con Anima Holding, che partecipa all'OPA. Tra i titoli migliori anche Banca Popolare dell'Emilia Romagna. Unicredit resta sotto i riflettori, non solo per il possibile interesse in Commerzbank, ma anche per notizie riguardanti la società Delfin, che potrebbe riconsiderare la sua quota del 2,7% in Unicredit. D’altra parte, Enel ha ricevuto vendite proprio nel giorno della presentazione del piano industriale 2025-2027, che prevede investimenti accelerati per un valore totale di 43 miliardi di euro, e ha annunciato una modifica della cedola 2024, portandola a 0,46 euro per azione. Nonostante ciò, Interpump Group ha chiuso in coda.

Lo spread tra BTp e Bund si mantiene stabile a 120 punti base, lo stesso valore del venerdì precedente, mentre il rendimento del BTp decennale benchmark è salito al 3,59%, rispetto al 3,54% della chiusura precedente.

Sul fronte valutario, l'euro rimane stabile, scambiato attorno a 1,054 dollari. Si segnala un continuo rialzo del bitcoin, che ha superato la soglia dei 90.000 dollari. Tuttavia, è importante notare che nel fine settimana il bitcoin ha registrato una delle sue più significative flessioni post-elettorali, scendendo di quasi il 3% tra sabato e domenica, per poi recuperare parzialmente. Le incertezze riguardano le tempistiche nella realizzazione delle promesse del presidente eletto Donald Trump riguardo il potenziamento delle criptovalute, compresa l'idea di creare una riserva di Bitcoin negli Stati Uniti.

Le materie prime mostrano una ripresa, con il petrolio WTI di dicembre scambiato a 67 dollari al barile e il Brent di gennaio sopra i 71 dollari. Al contrario, il prezzo del gas è in calo, scendendo appena sotto i 46 euro al megawattora.

Infine, i mercati asiatici mostrano segni di difficoltà, con Tokyo in calo, alimentando ulteriori preoccupazioni sull'orientamento della Fed.