Borse Ue in rosso all'inizio del 2025, Milano brilla per i titoli petroliferi
2025-01-02
Autore: Giulia
Le Borse europee hanno iniziato il 2025 azzerando i guadagni della mattinata e virando in negativo. Nonostante il 2024 avesse visto incrementi significativi in molti mercati, ad eccezione di Parigi, che ha subito un crollo a causa di una crisi politica, e di Londra, che ha registrato incrementi più modesti. I mercati sono stati influenzati da vendite nei settori delle banche, delle auto e del lusso, amplificate dai timori relativi alla performance economica della Cina, con indici manifatturieri di dicembre molto deludenti. In Italia, l'indice Pmi manifatturiero di dicembre, elaborato da S&P Global, è salito a 46,2 punti, mentre nell'eurozona è sceso a 45,1 punti.
Il FTSE MIB di Milano, dopo un avvio al rialzo, ha chiuso in rosso, seguendo le orme del CAC 40 di Parigi e dell'IBEX 35 di Madrid, mentre il DAX 30 di Francoforte e l'AEX di Amsterdam si sono mantenuti stabili.
A Milano, i titoli legati al settore petrolifero hanno registrato buone performance, con Saipem che ha preso il comando, seguita da Tenaris ed Eni. Inoltre, Telecom Italia e Prysmian hanno visto un aumento dei loro titoli. Al contrario, il settore bancario ha subito ribassi, con Banca Popolare dell'Emilia Romagna e Banca MPS in testa alle perdite, e anche i titoli di lusso come Moncler e Brunello Cucinelli sono scesi. Al di fuori del paniere principale, Geox ha fatto notizia per un forte calo dopo aver annunciato un nuovo piano industriale accompagnato da una manovra finanziaria che prevede un aumento di capitale fino a 60 milioni di euro, sostenuto dalla famiglia Polegato, principale azionista.
In ambito valutario, il cambio euro/dollaro si attesta intorno a 1,04, ai livelli più bassi degli ultimi due anni. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato l'impegno della banca centrale nel mantenere l'inflazione dell'Eurozona vicino all'obiettivo del 2%, auspicando di raggiungere questo traguardo nel 2025. Il prezzo del petrolio è in aumento, con il Brent che si attesta sui 75 dollari al barile e il WTI sui 72 dollari. A Amsterdam, il prezzo del gas naturale ha subito una leggera flessione dopo aver toccato i 50 euro al megawattora, a causa dell'incertezza riguardante le forniture di gas russo attraverso l'Ucraina.
Inoltre, lo spread rimane stabile a 3,51%, mentre il rendimento decennale dei titoli di stato si mantiene sugli stessi livelli, evidenziando un clima di incertezza tra gli investitori.
La domanda del mercato si concentra ora sull'impatto che queste tendenze avranno sulle prossime settimane, in particolare per quanto riguarda la stabilità economica dei principali paesi europei.