Le Borse europee stanno affrontando una settimana di incertezze, con Milano che oscillano attorno alla parità mentre gli altri indici subiscono un calo. L'attenzione è rivolta alla riunione della Federal Reserve in programma mercoledì, dove si prevede una riduzione dei tassi di interesse di 25 punti base. Gli investitori monitorano le dichiarazioni del presidente Jerome Powell e, in particolare, il cosiddetto 'dot plot' che mostra le previsioni dei governatori per la politica monetaria futura.

Dopo l'appuntamento con la Fed, gli occhi saranno puntati sulla Bank of England, che si prevede manterrà i tassi invariati, e sulla Bank of Japan, attesa al rialzo a gennaio. In Europa, i banchieri della BCE, compresa la presidente Christine Lagarde, stanno per intervenire. Lagarde ha dichiarato che la posizione di politica monetaria è attualmente restrittiva, ma potrebbe essere presa in considerazione una riduzione delle aliquote, se i dati futuri dovessero confermare le aspettative.

Dati PMI incoraggianti evidenziano un’attività economica resiliente, con il manifatturiero in Eurozona fermo a 45,2 punti, ma il settore dei servizi in aumento a 51,4. In Germania e Francia, il settore manifatturiero ha subito una contrazione, suggerendo un rallentamento della crescita.

Nella capitale tedesca, il cancelliere Olaf Scholz affronta un voto di fiducia che potrebbe portare a elezioni anticipate, complicando ulteriormente il panorama politico ed economico. In questo contesto incerto, i principali indici europei come il FTSE MIB a Milano, il CAC 40 a Parigi, il DAX a Francoforte e altri mostrano performance miste. Anche i mercati asiatici sono deboli, con la Borsa di Tokyo che chiude sostanzialmente invariata e quella cinese in lieve calo.

Le banche europee si comportano bene, particolarmente sul listino milanese, dove figura Banca Popolare dell'Emilia Romagna, seguita da Banca MPS e Banco BPM. Quest'ultimo potrebbe annunciare importanti accordi con i sindacati riguardo a uscite e assunzioni, mantenendo l’attenzione del mercato alta. Al contrario, Amplifon e Diasorin si posizionano in fondo al listino.

Il mercato delle criptovalute sta vivendo una fase di euforia, con Bitcoin che ha raggiunto un nuovo record sopra i 106.000 dollari, toccando momentaneamente i 106.533 dollari, prima di attualmente stabilizzarsi attorno a 105.283 dollari. Questo incremento è spinto dall’aspettativa di politiche favorevoli alle criptovalute da parte del nuovo presidente Donald Trump e dalla probabile riduzione dei tassi da parte della Fed. Anche Ether segue la tendenza, puntando a raggiungere la soglia dei 4.000 dollari, attualmente quotato a 3.976 dollari. In sintesi, la settimana si preannuncia cruciale per l’andamento dei mercati, sia azionari che delle criptovalute.