Intrattenimento

Bruno Vespa lascia la celebrazione Rai: "Indignato, mai citato Porta a Porta"

2024-10-06

Bruno Vespa si è detto "indignato" e ha abbandonato la cerimonia di celebrazione per i 100 anni della radio e i 70 della televisione italiana, svoltasi al Palazzo dei Congressi di Roma. La polemica è stata scatenata dall'assenza di riferimenti al suo programma storico, Porta a porta, che quest'anno celebra ben trent'anni di trasmissioni.

In una nota, Vespa ha spiegato: "Ieri sera, durante il festeggiamento, ho lasciato indignato perché non è stata menzionata l'importanza di Porta a porta. Seppur giustamente omaggiati alcuni pilastri del panorama televisivo come il Tv7 di Sergio Zavoli e il Quark di Piero Angela, è inconcepibile che non sia stata dedicata alcuna attenzione a un programma che ha contribuito in modo significativo alla cultura informativa del nostro paese."

Vespa ha continuato a lamentare il fatto che, nonostante il suo programma abbia affrontato temi cruciali e abbia ospitato innumerevoli personalità di spicco, il suo contributo sia stato completamente ignorato. "Cambiano le stagioni, ma l'anima profonda della Rai resta sempre dalla stessa parte", ha concluso il giornalista.

La cerimonia, che avrebbe dovuto essere un momento di unione e celebrazione, si trasforma quindi in un’occasione di tensione e incomprensione. Questo episodio solleva interrogativi sul riconoscimento dei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana e sul valore che la Rai assegna alla sua programmazione storica.

Intanto, i fan di Vespa si sono mobilitati sui social media con l'hashtag #PortaaPorta, chiedendo un giusto riconoscimento per un programma che ha dimostrato di saper affrontare temi delicati e attuali con grande professionalità. Cosa farà ora la Rai per risolvere questa controversia? La parola d'ordine sembra essere: maggiore attenzione ai giganti del passato!