Calano le immatricolazioni auto in Europa: un novembre critico
2024-12-19
Autore: Marco
Nel mese di novembre, le immatricolazioni di automobili in Europa, inclusi i Paesi Efta e il Regno Unito, hanno registrato un arretramento del 2% rispetto allo stesso mese del 2022, con un totale di 1.055.319 veicoli immatricolati. Nei primi undici mesi dell'anno, le immatricolazioni complessive hanno raggiunto 11.876.655, segnando un modesto incremento dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Stellantis, uno dei principali produttori, ha immatricolato 142.425 veicoli in novembre, subendo un calo del 10,8% rispetto allo scorso anno. La sua quota di mercato è scesa al 13,5%, in contrasto con il 14,8% registrato un anno fa. Da gennaio a novembre, il gruppo ha venduto complessivamente 1.843.335 auto, con un decremento del 7,4% rispetto al medesimo periodo del 2022 e una quota di mercato del 15,5% rispetto al 16,9% dell'anno precedente.
Il Centro Studi Promotor ha evidenziato che il mercato automobilistico europeo è rimasto stagnante, con un calo significativo del 18,3% rispetto ai livelli pre-crisi del 2019, che interessa tutti i principali mercati. La situazione è preoccupante, soprattutto considerando che il PIL nella regione ha già recuperato i livelli ante-crisi.
Le problematiche principali sono attribuite alla politica dell'Unione Europea, troppo influenzata da ideologie ambientaliste che hanno messo in crisi l'intero settore. Questo ha avuto ripercussioni anche sui cinque maggiori mercati automobilistici, che rappresentano il 69,9% delle vendite, tutti in contrazione. In Germania si registra un calo del 22% rispetto al 2019, in Francia del 23,4%, in Italia del 18,2%, in Spagna del 20,9% e nel Regno Unito del 16,2%.
Il mercato delle auto elettriche, sebbene in netto miglioramento, non mostra una crescita sufficiente per la necessaria transizione energetica. Nei primi undici mesi dell'anno, le vendite di auto elettriche hanno raggiunto una quota di mercato del 15,1%, leggermente in calo rispetto al 15,4% dello scorso anno. La Germania ha visto la sua quota scendere dal 18% al 13,4%, mentre in Francia è aumentata dal 16,4% al 17%. La Spagna si è mantenuta stabile al 5,3% e l'Italia ha mostrato una crescita esigua al 4,1%, un dato preoccupante per un cambiamento sostenibile.
Un fattore che ha contribuito alla tenuta del mercato delle auto elettriche nel Regno Unito sono stati gli sconti applicati, che ammontano a circa 4 miliardi di sterline per incentivare gli acquisti. Non è possibile avere dati simili per altri paesi, ma è probabile che le case automobilistiche europee abbiano dovuto adottare misure analoghe. In questo contesto precario, l'Unione Europea si prepara ad infliggere multe per un totale di almeno 15 miliardi di euro alle case automobilistiche che non soddisferanno le linee guida ambientali nelle loro vendite.
L'analisi della situazione mette in evidenza l'urgenza di politiche più equilibrate che considerino non solo la sostenibilità ambientale, ma anche la salute dell'industria automobilistica europea.