Dopo oltre 22 anni dall'ultima volta che un Maldini ha indossato la maglia azzurra, la tradizione continua con Daniel Maldini, attaccante del Monza, convocato dal ct Luciano Spalletti per le sfide di Nations League contro Belgio e Israele. Daniel è il nipote di Cesare Maldini e il figlio di Paolo Maldini, icone del calcio italiano, rappresentando così la terza generazione di questa illustri famiglia nel panorama della Nazionale.

La selezione di Daniel non è l'unica sorpresa nelle convocazioni del commissario tecnico. Spalletti ha infatti chiamato, per la prima volta, anche il portiere della Juventus Michele Di Gregorio, il difensore del Milan Matteo Gabbia e il centrocampista della Roma Niccolò Pisilli, tutti parte di una nuova generazione che punta a riportare l'Italia ai vertici del calcio mondiale.

Daniel Maldini, classe 2001, ha già accumulato esperienza con le selezioni giovanili, avendo vestito la maglia dell'Under 20 per tre volte, mentre quelle dell'Under 19 e Under 18 rispettivamente due volte ciascuna. La sua convocazione è un segno di fiducia nei suoi confronti e delle sue prestazioni in crescita, cruciali per un movimento che necessita di rinnovamento e energia. La storicità di questo momento non è da sottovalutare: in campo, Daniel porta con sé il peso della storia familiare, ma anche l'esigenza di scrivere un nuovo capitolo per la Nazionale.

Dopo le recenti vittorie contro i vicecampioni del mondo della Francia e Israele, l'Italia si prepara per le prossime due partite casalinghe di Nations League: giovedì 10 ottobre (ore 20.45, in diretta su Rai 1) all'Olimpico di Roma contro il Belgio e lunedì 14 ottobre (ore 20.45, sempre su Rai 1) al Friuli di Udine contro Israele. L’obiettivo è chiaro: mantenere il primato e avvicinarsi alla qualificazione per i quarti di finale con altre due vittorie.

La Nazionale si radunerà domenica a Coverciano, mentre mercoledì 9 ottobre si trasferirà a Roma per prepararsi al meglio per la sfida. Il viaggio verso Udine avverrà domenica, alla vigilia della partita contro Israele. Per Spalletti, sarà un ritorno agli stadi che hanno segnato la sua carriera da allenatore, un collegamento tra presente e passato che avrà un impatto significativo su queste giovani menti.

La storia continua, e il futuro del calcio italiano potrebbe avere un nuovo capitolo da scrivere con i Maldini nel cuore della Nazionale.