Calo Storico: I Costi dei Conti Correnti Scendono per la Prima Volta in 7 Anni! Scopri i Dettagli!
2024-12-10
Autore: Marco
Finalmente una buona notizia per i risparmiatori italiani! Dopo sette lunghi anni di incessanti aumenti, Banca d'Italia annuncia un incredibile calo nel costo dei conti correnti bancari nel 2023. La spesa media annuale per i conti tradizionali è scesa a 100,7 euro, con una riduzione di 3,3 euro rispetto all’anno precedente. Anche i conti online, quelli senza sportelli fisici, hanno visto una diminuzione, con un costo medio di gestione che è sceso a 28,9 euro, ovvero 4,8 euro in meno.
Ma cosa ha causato questa rara inversione di tendenza? Secondo Banca d'Italia, l'80% della diminuzione per i conti tradizionali è dovuto a spese fisse più basse, mentre la rimanente parte deriva da spese variabili legate a una minore operatività. Le commissioni sui pagamenti e i prelievi in contante, infatti, sono rimaste pressoché invariate.
Curiosamente, mentre i costi per i conti tradizionali e online sono scesi, i costi per i conti postali sono aumentati per il secondo anno consecutivo, passando da 59,6 a 67,3 euro, principalmente a causa di spese variabili aumentate di 6,5 euro, dovute a un incremento generale dell'operatività.
Questo eclatante cambiamento arriva dopo anni in cui le banche hanno approfittato dei tassi d'interesse ai minimi storici per aumentare i costi dei conti. Nonostante la Banca Centrale Europea (BCE) abbia aumentato i tassi fino al 4,5%, le banche si sono mostrati rapide nell’adeguare al rialzo gli interessi sui nuovi mutui, ma molto più lente nel migliorare le condizioni per i correntisti.
Secondo Assoutenti, questo calo, pur significativo, non basta: il costo di gestione dei conti correnti resta ancora elevato in Italia. Anche l’Unione Nazionale Consumatori ha espresso forti delusioni, definendo il calo come “insoddisfacente”. Con i profitti straordinari delle banche nei bilanci annuali, c'è da chiedersi se gli utenti non meritino migliori condizioni.
Inoltre, mentre i costi dei conti correnti diminuiscono, gli interessi sui mutui mostrano un leggero ribasso, con il Tasso Annuale Effettivo Globale (Taeg) per i prestiti per l'acquisto di abitazioni sceso al 3,74% rispetto al 3,82% di settembre. Anche il Taeg sulle nuove erogazioni di credito al consumo è diminuito, attestandosi al 10,42%.
Queste novità potrebbero rappresentare un cambio positivo nelle politiche delle banche, ma è chiaro che i consumatori non smetteranno di chiedere condizioni più eque e trasparenti per i servizi bancari. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa evoluzione!