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Caos ferroviario a Roma: Salvini in difficoltà mentre le opposizioni chiedono dimissioni!

2024-10-02

Un guasto tecnico alla cabina elettrica che gestisce il sistema di circolazione ha messo in ginocchio le stazioni di Roma Termini e Tiburtina, creando disagi a migliaia di passeggeri in tutto il Paese. Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, non ha nascosto la sua preoccupazione e ha dichiarato: "Ho richiesto i nomi di chi ha commesso errori". Le opposizioni, unite, hanno invocato un’immediata informativa in aula.

Il problema ha avuto origine nel cuore della notte, quando una ditta privata ha commesso un grave errore, piantando un chiodo su un cavo cruciale. Questo disguido ha provocato un incredibile caos tra i treni, con ritardi e cancellazioni che hanno allarmato i viaggiatori da Nord a Sud, da Brennero a Palermo. In conferenza stampa, Salvini ha sottolineato: "Il tempo di reazione non è stato all'altezza della situazione e il privato dovrà rispondere".

Chi dovrà pagare per questo disastro? Salvini ha richiesto chiarimenti: "Non è possibile che un errore di una singola impresa possa interrompere il funzionamento di mezza Italia!". Ha segnalato come gli ingegneri siano attivamente coinvolti per chiarire la situazione.

Dure le critiche delle opposizioni, tra cui il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle, che vedono in questa situazione l'ennesima conferma della scarsa gestione ferroviaria. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha incalzato: "Salvini è più preoccupato a vendere ferrovie che a farle funzionare. Questo rallentamento è solo l'ultima di una lunga serie di disservizi".

Salvini ha risposto con una certa ironia riguardo alle richieste di dimissioni: "È da due anni che mi chiedono di dimettermi. Ma il mio compito è garantire la mobilità e sono qui per questo!". Questo sarcastico commento, tuttavia, non ha placato le critiche. Infatti, Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato, ha affermato: "Sarebbe meglio che il ministro si preoccupasse di risolvere i problemi, piuttosto che della sua immagine sui social media".

Inoltre, il sindacato Fit-Cisl ha colto l'occasione per ribadire la necessità di un cambio radicale nella manutenzione delle infrastrutture ferroviarie, appellandosi per nuove assunzioni e per una maggiore internalizzazione delle attività strategiche.

Ma non finisce qui! Rfi ha comunicato che valuterà attentamente le responsabilità e che, qualora necessario, adotterà misure punitive verso chi ha sbagliato. Una situazione sempre più tesa, insomma, con l’opinione pubblica che attende risposte chiare e rapide. Nel frattempo, i viaggiatori continuano a subire le conseguenze di questo inaccettabile disguido.