Venezia - La procura ha richiesto una condanna all'ergastolo per Turetta, accusato di aver premeditato e perpetrato con inaudita crudeltà l'omicidio della giovane Giulia Cecchettin.

Durante la sua arringa, il pubblico ministero Andrea Petroni ha dichiarato di essersi sentito preso in giro dall'imputato, sottolineando la gravità della circostanza in cui si è consumato il delitto.

Non solo, ma è emerso un memorandum di Giulia in cui si evidenziano le sue paure e le sue preoccupazioni riguardo alle stravaganti idee di Turetta sui tradimenti e sulla giustizia fai-da-te.

La brutalità del crimine, unita al tentativo di occultare il cadavere, è ritenuta dagli inquirenti come un'aggravante fondamentale nella valutazione della pena da infliggere.

Questo caso ha scosso profondamente la comunità veneziana, portando alla luce temi delicati come la violenza di genere e il bisogno di giustizia.

Resta da vedere se il tribunale accoglierà la richiesta del PM, ma i legali di Turetta stanno preparando una strenua difesa.

Gli sviluppi di questo processo continuano a alimentare un acceso dibattito tra opinione pubblica e esperti di criminologia.