Carlos Tavares rompe il silenzio: Scopri i veri motivi dietro il suo addio a Stellantis
2024-12-17
Autore: Matteo
Dopo oltre due settimane dal suo inaspettato addio, Carlos Tavares ha finalmente svelato i retroscena delle sue dimissioni da CEO di Stellantis. Il manager portoghese aveva mostrato risultati positivi in linea con le aspettative, ma la situazione è drasticamente cambiata nel 2024, portandolo a prendere una decisione incredibile lo scorso primo dicembre. Dopo aver dedicato tutta la sua carriera a Renault, Tavares ha assunto la guida di Stellantis nel 2021 in un momento cruciale per la transizione verso l'elettrico.
L'industria automobilistica europea è attualmente in una crisi profonda, aggravata dalla competitività del mercato cinese. Molti marchi hanno dovuto stringere alleanze strategiche per sopravvivere in questo contesto. Stellantis ha avviato investimenti nella start-up Leapmotor, una decisione che fino ad ora non ha fruttato risultati. Di fronte a vendite in calo, Tavares ha scelto di lasciare, preoccupato per le possibili conseguenze future.
La carriera di Carlos Tavares è iniziata nel 1981 con Renault; a soli 23 anni era già a capo del progetto Renault Mégane II. Negli anni ha scalato i vertici, diventando una figura di riferimento nel settore automobilistico, riconosciuta per le sue decisioni audaci e il suo approccio pragmatico alla gestione. Questo stile di leadership potrebbe aver contribuito alla sua scelta di dimettersi, in un contesto dove le strategie aggressive sono sempre più criticate.
Durante un'intervista con il settimanale portoghese Expresso, Tavares ha dichiarato che la decisione di lasciare è stata presa in modo 'pacifico e consensuale' con John Elkann, presidente di Stellantis, sottolineando l'importanza del consenso in una grande organizzazione. La mancanza di unità di intenti è stata un fattore chiave, soprattutto considerando il potenziale di licenziamenti che si profilavano nel 2025 a causa dell'andamento del mercato.
Tavares ha difeso il suo approccio manageriale, parlando dei rischi e delle opportunità di una strategia aggressiva che potrebbe aver generato preoccupazioni. Ha messo in discussione il modo in cui l'industria automobilistica europea sta affrontando la crescente competizione asiatica, riflettendo sulla crisi interna e sulle decisioni economiche che hanno portato a questo scenario. Ha sottolineato che un gruppo con 250.000 dipendenti e 190 miliardi di euro di fatturato richiede un chiaro allineamento per evitare confusione strategica.
Inoltre, Tavares ha paragonato la situazione a quella nel Motorsport, evidenziando le differenze tra piloti cauti e quelli più audaci, definendo se stesso come appartenente a quest'ultima categoria. La sua audacia è stata una costante nella sua carriera, capace di raggiungere successi significativi, ma in questo caso sembra che il sostegno necessario non fosse sufficiente per proseguire nel suo ruolo con efficacia.
Infine, si parla anche del suo stipendio faraonico, che ha attirato molte critiche; Tavares ha chiarito che la compensazione riflette le dinamiche del mercato del lavoro, sebbene tali cifre possano suscitare malcontento tra i dipendenti. La vera sfida adesso per Stellantis sarà rimanere competitiva in un mercato in rapido cambiamento, e l’eredità di Tavares avrà un impatto a lungo termine sulla strategia dell'azienda.