In una clamorosa evoluzione del caso Pelicot, è stato arrestato l'amministratore del sito Coco, sospettato di aver aiutato l'ex marito della vittima nell'organizzazione di atrocità sessuali. Le indagini hanno rivelato che tramite questo sito, l'ex marito non solo condivideva contenuti illeciti, ma pianificava anche incontri violenti.

Le autorità hanno avviato un'inchiesta approfondita, mettendo in luce come i social media e le piattaforme online possano essere sfruttati per facilitare reati gravi. Esperti in reati informatici avvertono che questo è solo uno dei tanti esempi di come la tecnologia venga usata per perpetuare la violenza.

Il caso ha suscitato un acceso dibattito intorno alla sicurezza online e alla responsabilità delle piattaforme digitali nel monitorare e prevenire abusi. Gli attivisti per i diritti umani chiedono maggiore regolamentazione e protezioni per le vittime di violenza, sottolineando l'importanza di un'azione rapida da parte delle forze dell'ordine.

Questo arresto rappresenta una speranza per le vittime e un passo significativo nella lotta contro la violenza di genere. È essenziale che la società si unisca per affrontare e combattere tali abusi, garantendo che gli autori di atti criminali vengano perseguiti con il massimo rigore della legge.