Chatgate: I Ministri Ue Usano Signal, Scoppia lo Scandalo Dopo Hegseth
2025-04-23
Autore: Chiara
Il Caso che Sconvolge l'Europa
In un clima di crescente tensione diplomatica, emerge che non solo i funzionari statunitensi si trovano coinvolti in controversie riguardanti comunicazioni riservate. Anche i ministri degli Esteri dell'Unione Europea fanno parte di un gruppo su Signal, una piattaforma di messaggistica privata, creata da Kaja Kallas, l'Alto Rappresentante per gli Affari esteri e la Sicurezza dell'Ue. Mentre negli Stati Uniti il segretario alla Difesa Pete Hegseth è nel mirino per la diffusione di informazioni sensibili riguardanti le operazioni in Yemen, in Europa l'uso di Signal non sembra suscitare altrettanta indignazione.
Un'Intervista Rivelatrice
La scoperta della chat su Signal viene a galla grazie a Beate Meinl-Reisinger, ministra degli Esteri austriaca, in un'intervista rilasciata il 21 marzo. Tre giorni prima di un grande scoop sul mensile The Atlantic, la Meinl-Reisinger annuncia: "C'è un gruppo di ministri di spicco, creato dal mio predecessore, il quale mi ha presentato tramite un selfie di gruppo". La Kallas si trova al centro di questa rete di comunicazione, mettendo in discussione la trasparenza diplomatica.
WhatsApp e altre Piattaforme di Messaggistica
L'intervista svela anche un'altra informazione: la ministra Claudia Plakolm comunica con i suoi colleghi tramite un gruppo WhatsApp. Questo lascia intendere che l'uso delle chat è prassi comune tra i leader europei, nonostante WhatsApp non offra la medesima sicurezza di Signal. Quest'ultima, infatti, preserva meglio la privacy e raccoglie meno metadati.
Bruxelles Rompe il Silenzio
Da Bruxelles, il Servizio europeo per l'azione esterna (Seae) conferma l'esistenza della chat di Kaja Kallas. Alexander Fanta, giornalista della piattaforma di investigazione Follow the money, ha richiesto l'accesso a un selfie postato nella chat. Rispondendo, il Seae ammette di avere il documento richiesto, ma si rifiuta di diffonderlo, sostenendo che sia fondamentale preservare la fiducia e l'efficacia diplomatica.
Zero Trasparenza per le Comunicazioni Diplomatiche
I funzionari Ue insistono sul fatto che la trasparenza nelle comunicazioni è essenziale per la fiducia nei rapporti internazionali. La divulgazione di contenuti provenienti dalla chat potrebbe minare la capacità dell'Unione di gestire le sue relazioni esterne.
Un Nuovo Capitolo nella Diplomazia Europea
Fanta sottolinea che è la prima volta che un ente europeo ammette la potenziale accessibilità dei messaggi dei funzionari. Messaggi di testo sono stati utilizzati come strumenti diplomatici per oltre dieci anni, con episodi celebri come gli sms tra Rutte e Tusk sul debito greco, o le comunicazioni tra Merkel e von der Leyen.
Il Caso dei Vaccini Pfizer
Un altro esempio recente riguarda la controversia legata ai messaggi tra la presidente della Commissione Ue e l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, sulla questione dei vaccini anti-Covid. Già in corso la battaglia legale del New York Times per ottenere accesso a queste informazioni, mentre Follow the money ha presentato ricorso contro la decisione del Seae di non rivelare la chat di Kallas.
Le Comunicazioni Diplomati: Sicurezza o Solo Illusione?
Non è chiaro cosa i ministri dell'Ue condividano nella chat di Kaja Kallas. A differenza di Hegseth, il quale ha svelato dettagli operativi in chat, i ministri europei potrebbero avere modalità di comunicazione più prudenti. Tuttavia, l'uso di Signal, incoraggiato dalla Commissione Europea e dalle agenzie di sicurezza statunitensi, solleva interrogativi sulla sicurezza delle comunicazioni.
Il Futuro della Diplomazia Digitale
Infine, il fulcro della sicurezza non è esclusivamente nell'app, ma nei dispositivi degli utenti. Quando uno smartphone è compromesso da spyware, ogni messaggio diventa vulnerabile. La questione rimane dunque: quanto possono essere realmente sicure le comunicazioni diplomatiche nell'era digitale?