Intrattenimento

Chi era Roberto Bagnato, il benefattore che ha commosso Milano: Omaggi e ricordi dopo la sua scomparsa

2025-01-11

Autore: Luca

Milano piange la perdita di un angelo nascosto: Roberto Bagnato, noto come l' "Angelo di Milano", ha combattuto strenuamente contro un raro tumore, e il 9 gennaio 2025 ha finalmente detto addio. La sua storia, fatta di dolcezza e di generosità, è stata raccontata dal giornalista Massimo Gramellini, con il quale Bagnato aveva intrattenuto una corrispondenza profonda e sincera negli ultimi due anni della sua vita.

Roberto Bagnato, originario del 1958 e un esperto di finanza, ha vissuto la sua vita professionale come funzionario di banca. Tuttavia, ciò che lo ha realmente reso famoso è stato il suo straordinario impegno nel sostenere i più fragili e bisognosi della sua città, sempre in totale anonimato, dal 2012. La sua identità è stata rivelata solo dopo la sua morte, su sua richiesta.

Il ricordo di Massimo Gramellini è particolarmente toccante. In un articolo dedicato, il giornalista ha condiviso alcune delle incredibili azioni di beneficenza di Bagnato, tra cui un episodio commovente: ha aiutato una giovane coppia a trovare una casa dopo essere stata sfrattata, presentandosi a loro come un semplice sconosciuto per garantire una transizione senza stress durante il trasloco.

Ma le opere di Bagnato non si limitano a questo. Negli anni, è stato un punto di riferimento per molti senzatetto, offrendo non solo aiuti economici, ma anche supporto morale e umano. La sua visione del mondo era quella di un luogo dove ogni individuo merita una seconda possibilità e una vita dignitosa.

Il 29 giugno 2012 rappresenta una data storica: è il giorno in cui il Corriere della Sera ha rivelato per la prima volta l'esistenza di questo benefattore misterioso, che ha cambiato la vita di tantissime persone senza mai desiderare di essere al centro dell'attenzione. Ora, la sua memoria vivrà nel cuore di Milano e in tutte le vite che ha toccato.

Roberto Bagnato lascia dietro di sé la sua compagna e tre figli, un'eredità di amore e altruismo che continuerà a ispirare generazioni future. La sua scomparsa non è solo una grande perdita per la sua famiglia, ma per l'intera comunità, che ha visto in lui un esempio luminoso di umanità e solidarietà.

L’ "Angelo di Milano", purtroppo, non è più tra noi, ma il suo spirito e i suoi insegnamenti restano vivi. La città di Milano potrebbe oggi interrogarsi su quanto ognuno di noi possa fare per il nostro prossimo e su come, anche nei protagonismi più nascosti, possano brillare storie di grande umanità.