Intrattenimento

‘Citadel: Diana’: Matilda De Angelis in una Milano distopica da brividi!

2024-10-03

La nuova serie ‘Citadel: Diana’ si appresta a stupire il pubblico con una straordinaria performance di Matilda De Angelis, che interpreta una spia in una Milano del 2030, distrutta e militarizzata. "È la storia della liberazione emotiva di una giovane donna", spiega l'attrice, entusiasta di affrontare un ruolo così complesso e affascinante. La serie, che sarà disponibile in esclusiva su Prime Video dal 10 ottobre, promette non solo azione ma anche una profonda introspezione emotiva.

Matilda ha rivelato di aver realizzato il 90% delle scene d’azione grazie a un intenso periodo di allenamento sotto la guida di Emiliano Novelli presso l’EASTUNT. “Diana è una sorta di supereroina, una macchina da guerra”, spiega, sottolineando l'importanza della componente fisica nella costruzione del personaggio. “Ho portato con me la mia esperienza di ginnasta, il che mi ha aiutato moltissimo nel ruolo.”

Arnaldo Catinari, il regista, ha voluto dare un’impronta unica a queste scene d’azione, ispirandosi alla tradizione cinematografica di Hong Kong piuttosto che a quella americana. “Volevamo realizzare una serie action analogica, senza fronzoli e con un approccio molto più classico”, afferma Catinari. Anche Matilda ha descritto la sua esperienza sul set come elettrizzante, evidenziando come, a volte, le produzioni in Italia non offrano la stessa libertà creativa.

Questa serie rappresenta il capitolo italiano della saga ben conosciuta di ‘Citadel’, con protagonisti mondiali come Richard Madden e Priyanka Chopra, ed è collegata alla produzione della seconda stagione già in corso. Ambientata in una Milano distopica, la serie affronta temi attuali come il controllo militare e la liberalizzazione delle armi, ponendo domande inquietanti sulle possibili conseguenze di un futuro prossimo.

Nei panni della protagonista, Diana, la De Angelis si ritrova intrappolata tra le linee nemiche in una lotta contro un’organizzazione avversaria guidata da Ettore Zani, interpretato da Maurizio Lombardi. “Mi sono ispirato a figure storiche di grande impatto come Raul Gardini”, afferma Lombardi, spiegando il contesto in cui si situa il suo personaggio. In questo mondo minaccioso e controllato dalla tecnologia, la serie mira a porre un forte interrogativo: “Tra cinque o dieci anni, una situazione simile potrebbe accadere anche qui?”

Gina Gardini, showrunner del progetto, ha dichiarato: “Volevamo creare un'immagine realistica ma spaventosa di ciò che potrebbe diventare il nostro futuro.” Inoltre, la caratterizzazione di Diana esplora temi di perdita e rinascita, con un forte focus sull'emotività e sul complesso rapporto con la sua famiglia.

Attraverso la sua personale metamorfosi, Diana affronta non solo nemici esterni ma anche i demoni del suo passato, rivelando una dualità interna che la rende tragicamente affascinante. “È un personaggio che vive un costante conflitto e ogni scelta che fa la costringe a confrontarsi con le proprie paure”, aggiunge Matilda De Angelis.

In un mondo dove i confini tra bene e male sono labili, ‘Citadel: Diana’ non è solo un racconto di azione; è una riflessione profonda sulla libertà personale e sulla resilienza di una giovane donna. Gli spettatori possono quindi aspettarsi un'esperienza che non solo intrattene ma invita anche a una seria riflessione su temi molto attuali. Non perderti questa serie, perché Diana potrebbe diventare la nuova eroina di cui tutti hanno bisogno!