Finanze

Commercialisti: chiesta la proroga del termine del 31 ottobre per il concordato

2024-10-11

Autore: Luca

Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, ha inviato una lettera urgente al Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, al Viceministro Maurizio Leo e al Direttore delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, chiedendo il rinvio del termine del 31 ottobre per l’accettazione del concordato preventivo biennale e per la presentazione delle dichiarazioni fiscali.

Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (CNDCEC) ha ribadito, tramite un comunicato stampa del 10 ottobre 2024, l'importanza di questa richiesta, sottolineando come il rinvio possa garantire una giusta tutela per i quasi 5 milioni di contribuenti con partita IVA. Questi potranno così valutare con più calma la proposta di concordato presentata dall’Agenzia delle Entrate, considerando rischi e opportunità in gioco. I commercialisti rivestono un ruolo cruciale in questo processo, offrendo analisi dettagliate sull'evoluzione aziendale e assistendo i contribuenti nelle loro scelte.

La necessità di tale proroga è accentuata dalle modifiche normative introdotte dal decreto Omnibus, che offre ai soggetti ISA la possibilità di utilizzare un ravvedimento speciale per gli anni fiscali dal 2018 al 2022, attraverso il pagamento di un'imposta sostitutiva. Sebbene il termine per avvalersi di questa opportunità sia fissato al 31 marzo 2025, esiste un legame diretto tra il concordato preventivo e il ravvedimento speciale: il primo è essenziale per poter beneficiare del secondo.

Questa richiesta di proroga è supportata anche dai principi dello Statuto dei diritti del contribuente e dalla normativa che prevede che i termini per l’adempimento degli obblighi fiscali possano essere prorogati in caso di difficoltà significative. È quindi fondamentale che si tenga conto delle attuali sfide economiche che i contribuenti stanno affrontando, specialmente in un contesto di crisi globale.

I commercialisti continuano a lottare per garantire che i diritti dei contribuenti siano rispettati e che abbiano il tempo necessario per prendere decisioni informate. La questione rimane aperta e la comunità professionale si attende una risposta tempestiva dalle autorità competenti.