Scienza

Composto chimico nell'acqua potabile: cosa significa per la nostra salute?

2024-11-23

Autore: Maria

La recente scoperta dell'anione cloronitrammide nell'acqua potabile sta sollevando serie preoccupazioni per la salute pubblica. Questo composto chimico si forma come sottoprodotto della decomposizione della clorammina, un disinfettante usato per la potabilizzazione dell'acqua. Nonostante la tossicità dell'anione cloronitrammide rimanga sconosciuta, il fatto che sia stato trovato in tutti e 40 i campioni di acqua potabile analizzati negli Stati Uniti, con concentrazioni medie di 23 microgrammi per litro e valori che toccano i 100 microgrammi, supera i limiti normativi stabiliti per i sottoprodotti della disinfezione.

Gli scienziati, che hanno presentato i risultati in un articolo pubblicato sulla rivista Science, sottolineano che l'identificazione dell'anione cloronitrammide è stata una sfida significativa. Sebbene fosse noto da decenni, non era mai stato rilevato nelle analisi precedenti. Questo progresso apre a nuove indagini sulla sicurezza dell'acqua potabile, considerato che oltre 113 milioni di americani consumano acqua cloramminata.

L'uso della clorammina come disinfettante è approvato dalla Environmental Protection Agency (EPA) e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ma la scoperta dell'anione cloronitrammide pone interrogativi cruciali. “La disinfezione dell'acqua potabile può generare tossicità cronica”, avverte Julian Fairey, professore associato di ingegneria civile presso l'Università dell'Arkansas. “Molte persone potrebbero essere a rischio di malattie gravi, come il cancro, dopo anni di esposizione.”

In attesa di ulteriori studi, è fondamentale che le autorità monitorino attentamente la qualità dell'acqua potabile e informino il pubblico sui potenziali rischi associati all'uso di clorammina. La questione ci invita a riflettere sull'equilibrio tra le pratiche di disinfezione dell'acqua e la salute pubblica. Cosa comporta questa scoperta per la sicurezza della nostra acqua e il suo consumo quotidiano? La scienza avrà bisogno di rispondere a queste domande cruciali.