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Con Donald Trump, i Valori Occidentali Hanno Trionfato!

2024-11-17

Autore: Luca

Dopo aver miseramente fallito nel prevedere il risultato delle elezioni americane, i nostri cosiddetti «guru» continuano a esprimere le proprie opinioni senza una minima autocritica. Questa volta, però, hanno scelto di etichettare i membri dell'amministrazione Trump come un’accozzaglia di incompetenti, dimenticando deliberatamente le loro stesse convinzioni errate sulla competizione elettorale. L’operazione è semplice: analizzare i curricula dei candidati, evidenziando solo i punti negativi mentre si occultano i loro successi.

Prendiamo Marco Rubio, recentemente indicato come segretario di Stato. Il suo è un ruolo prestigioso, un'eredità che risale a figure storiche come Thomas Jefferson e Henry Kissinger. Rubio, senatore della Florida di origini umili da genitori esuli cubani, ha una storia di successo che rappresenta il sogno americano. Fervente sostenitore di Trump, il suo forte anticomunismo lo porta a promuovere politiche incisive nei confronti di paesi come Cuba e Venezuela. Con la sua nomina, il Dipartimento di Stato potrebbe subire una svolta politica dopo il periodo burocratico di Antony Blinken.

D’altro canto, troviamo Michael Waltz, ex berretto verde e attuale Consigliere per la Sicurezza Nazionale, che vanta un’importante carriera militare. La sua esperienza in teatri di guerra come Afghanistan e Medio Oriente gli conferisce una prospettiva unica sulle dinamiche globali. Sebbene sia etichettato come suprematista solo per il suo rifiuto dell’ideologia woke, Waltz ha dimostrato un’attenzione particolare ai cartelli della droga messicani, sostenendo una legislazione per combatterli militarmente.

Entrambi i politici esprimono preoccupazioni circa le politiche espansionistiche della Cina. Rubio, considerato uno dei senatori più assertivi su questo tema, ha visto le sue posizioni diventare sempre più condivise anche da alcuni componenti del partito democratico. L’Economist ha addirittura sottolineato come Waltz desideri che l’America si focalizzi sulla minaccia cinese.

La Cina si erge come il principale antagonista dell'Occidente, e Xi Jinping non è solo un leader economico ma un simbolo di potere concentrato. Con oltre un miliardo di abitanti sotto la sua guida, Xi ha saputo rinforzare il suo potere includendo le sue idee nella costituzione. Confrontarlo con Mao Zedong mostra una trasformazione da un Paese afflitto dalla povertà a una potenza economica e tecnologica in ascesa.

Le idee di Xi, ben delineate nel suo libro «Governare la Cina», mettono in evidenza un forte nazionalismo e un appello a rivalutare lo spirito cinese. Contrariamente a ciò che alcuni sostengono riguardo al sovranismo, le sue parole rilevano un patriottismo forte e un desiderio di unità.

Trump ha sempre mantenuto un occhio vigile sulle ambizioni cinesi, e la sua vittoria elettorale rappresenta una conferma di quei valori che l'Occidente ha troppo spesso trascurato a favore di un pensiero debole intriso di insicurezza. I «guru» del nostro tempo forse dovrebbero riflettere sulla distanza che li separa dalle reali problematiche del mondo moderno.